Basket
Serie A da 20 squadre
Oscar Eleni 03/11/2025

Oscar Eleni ospite all’Isola degli gnorri inventata dal geniale Natalino Balasso per scoprire che ci sono troppi separati in casa. Dai tribunali alle società sportive, non sapremmo davvero chi sta peggio fra gli allenatori con valigia pronta, lettera di licenziamento in tasca, e i giudici tormentati dal referendum. Per non parlare della politica dove si litiga su tutto, dove quelli che parlano di pace vengono presi a frustate, un mondo che respira male, anche peggio dei poveri cittadini pakistani di Lahore, la città più inquinata del mondo, mentre i signori della guerra stanchi dei videogiochi vorrebbero divertirsi testando qualche bomba sapendo quello che accadde nel 1954, quando sull’isola di Bikini, la terra che ispirò il costume di Rita Hayworth, provarono una bomba mille volte più potente di quella di Hiroshima.
La follia contagiosa nelle giornate dove si uccide anche per caso nei giorni dove si dovrebbero commemorare i defunti senza chiedere in prestito agli americani anche la loro festa del dolcetto o scherzetto, con pistole pericolose quasi come chi guida senza patente, che in italia è diventata tormento e persecuzione, proprio come succede se ti azzardi ad andare in bicicletta o a rifiutare le giustificazioni di chi invita la gente allo sballo, a bere e poi distruggere.
Passi indecisi per arrivare nell’isola dello sport dove la gente si picchia in tribuna, con il basket che fa di tutto per essere peggio del calcio perché dopo l’omicidio di Rieti adesso hanno provato a farsi male anche a Torino, mentre Bari contesta i suoi calciatori con lo stesso furore dei fiorentini e della Genova infelice per i suoi grifoni e i blucerchiati in zona retrocessione persino in serie B.
Si ribella anche Milano, ma questa volta per far sapere che se le strade della città sembrano sempre più simili a quelle della violenza brasiliana oltre le favelas, le squadre sportive, invece, sono uscite dalla settimane in nero e hanno brindato al successo. Lo hanno fatto nella pallavolo, ci sono riuscite Milan e Inter anche se col brivido, mentre l’Armani è sembrata vera nello spazio di tre giorni ai titolisti con poca fantasia per aver triturato la Parigi del modenese Tabellini, una squadra che al Forum ha fatto divertire soltanto l’avversaria, la quasi novantenne Olimpia di Messina tornata a sorridere anche in campionato usando a Reggio Emilia la marce alte obbligatorie nell’Eurolega dei tormenti, come ha fatto la Virtus Olidata a Trento dopo aver scoperto di essere fragile in Baviera e, soprattutto, in Lituania.
Ringraziando Allegri e Gasperini, due grandi allenatori uniti nel dolore per ricordare il maestro Galeone, non trovando parole per consolare Pioli, nella speranza che Spalletti non creda davvero a tutto quello che hanno scritto nel bene e nel male in questi giorni, perché sa benissimo come cambia il vento nel pallone se firmi per la Juventus e a Napoli perdi il posto nel presepio, accusato di alto tradimento, mentre c’è già chi gli ricorda che dopo il divorzio da Azzurra Tenebra aveva promesso che si sarebbe occupato soltanto di vino e agricoltura.
Cercando di capire cosa succede a Donnarumma sui calci d’angolo, sorridendo e imparando anche questa settimana con Splendida Cornice, andiamo alle pagelle del basket per farci un po’ di nemici, come tentano di fare alcuni ospiti al tavolo di Fazio, come hanno fatto di sicuro i giocatori di baseball dei Dodgers di Los Angeles rimontando su Toronto nella partita decisiva della finale, nei giorni in cui l’America che caccia tutti gli stranieri si alza in piedi per applaudire i due grandi giapponesi della squadra angelina.
10 A Luca BANCHI che aspettando l’Islanda a Tortona continua i suoi pellegrinaggi nella società dove il giocatore di scuola italiana viene almeno incoraggiato. Speriamo trovi le pepite che servono per uscire dalla stessa trappola dove il calcio cerca di liberarsi per non saltare il terzo mondiale di fila.
9 All’OLIMPIA MILANO che nel 2026 compirà 90 anni se dopo aver recuperato i grandi infortunati riuscirà anche a mantenere il livello di gioco che le serve per combattere ad armi pari con la VIRTUS campione, così la gente non prenderà più in giro questo basket che a livello europeo sa soltanto balbettare visto cosa succede anche sotto l’Eurolega e come scopriremo in questa settimana dove si gioca tutti i giorni, purtroppo anche alla stessa ora.
8 A REPESA e a TRAPANI che fermando la corsa di Brescia, ora raggiunta in testa da TORTONA, MILANO e BOLOGNA, ha fatto sapere di aver messo insieme una squadra con tutti i mezzi per arrivare in alto. ANTONINI certo sa esagereare, ma sa anche far bene.
7 Al MORASCHINI che ha ridato colore al popolo di CANTÙ sulle tribune di DESIO mentre BRIENZA trovava la strada per battere la bella CREMONA di BROTTO. Strada dura ma per il nuovo palazzo fra un anno serve un Cantuki da sballo.
6 A VILDOZA e MORGAN che potrebbero davvero ridare vita ad una VIRTUS un po’ sulle gambe e ultimamente troppo sulle spalle di EDWARDS e PAJOLA. La Vu nera che ci piace è quella del Pala DOZZA, ma ad IVANOVIC giustamente non basta.
5 A UDINE, bellissima nella prima vittoria in serie A sul campo della povera SASSARI, per aver trattato crudelmente il BULLERI che avrebbe meritato una squadra diversa da quella che difficilmente si potrà salvare.
4 A BARCELLONA e REAL MADRID che stanno guidando la rivolta contro l’EUROLEGA turcogrecocentrica e hanno fatto sapere di voler entrare nel progetto NBA che piace a loro e alla Federazione mondiale. Sembra un tradimento, speriamo che non sia soltanto rabbia per risultati che non arrivano.
3 A TREVISO che continua a sbattere contro i muri anche nella sua casa. Sempre a zero in classifica come SASSARI, sempre infelice. Dispiace, magari dovrebbe fare come l’URANIA MILANO che ha vinto la partita più difficile contro Verona quando aveva fuori tre del quintetto base.
2 Al CAPO degli ARBITRI se non organizzerà presto un incontro fra direttori di gara e allenatori per chiarire la punizione sui famosi blocchi in movimento. Tutti sembrano confusi.
1 A CASARIN perché, se continua a giocare così bene nella bella CREMONA, farà venire tanti dubbi a chi non concede tempo ai giovani per imparare, crescere. Un monito per troppi allenatori che ai ragazzi non danno fiducia e al primo errore li nascondono in panchina.
0 A GHERARDINI, nuova guida illuminata della Lega, almeno si spera sia così, se, vista la classifica e i nomi gloriosi delle società sul fondo non troverà una soluzione per convincere tutti che il prossimo campionato andrebbe bene anche a 20 squadre. Una follia, ma cara gente, vedere in A2, dove comunque fanno le cose bene, PESARO, FORTITUDO, sapere che ci potrebbero andare VARESE e TREVISO, tanti scudetti coppe, be’, ci fa star male.
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