Ciclismo

La Russia invade anche la Sanremo

Redazione 25/03/2014

article-post

Il norvegese Alexander Kristoff non era certo il favorito della Milano-Sanremo, ma la sua vittoria di domenica non sarà probabilmente l’unica della carriera in una classica monumento. Di sicuro la sua squadra, la russa Katusha, è ben rappresentativa del nuovo ciclismo. Sia per la composizione multinazionale che, soprattutto, per la proprietà russa. E che proprietà… legati, vario titolo, alla Katusha sono la banca Tinkoff, Gazprom, Rosneft (si stanno comprando Saras e Pirelli, fra le altre cose) e non solo…

Milano-Sanremo 2014, a suon di milioni i russi conquistano anche il ciclismoI russi dopo aver conquistato la Crimea si sono pigliati la Milano-Sanremo . Non hanno usato la flotta, come a Sebastopoli, né le forze speciali come nell’assalto alla roccaforte di Belbek. Si sono limitati a dislocare sul percorso della classica di primavera la squadra Katusha, e otto ciclisti: tre russi ( Pavel Brutt, Vladimir Gusev e Alexandr Kolobnev); il bielorusso Aleksandr Kuchynski; il lettone Gatis Smukulis; lo spagnolo Angel Vicioso Arcos; l’italiano Luca Paolini; il norvegese Alexander Kristoff. Il team è guidato dall’ex campione russo Vjaceslav Ekimov che corse per sette stagioni con Lance Armstrong. Tuttavia, quel che conta nello sport – come nella geopolitica – è il risultato. La Katusha è un progetto sostenuto dalla fondazione Russian global cycling project , sponsorizzato dalla banca Tinkoff credit systems, quotata alla City londinese. Ci sono dietro anche Gazprom e Rostechnologij.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    De Giorgi senza alibi

    Oscar Eleni appena liberato dal tetro castello dei Corvino in Romania, felice di poter andare dove sorge il sole. Viaggio a Levante fermandosi nel parco dove comandano le scimmie della neve. Giardini giapponesi collegati via cavo col mondo per  guardare la vittoria dei pallavolisti di Fefè De Giorgi a cui personalmente dobbiamo la salvezza dopo […]

  • preview

    Tour de France su Eurosport o sulla RAI?

    Sabato parte il Tour de France 2025 ma nel nostro orticello giornalistico-sportivo (pensate che il 2 luglio era la giornata mondiale del giornalista sportivo, ma a chi è venuta in mente una stronzata del genere?) più che della sfida fra Pogacar e Vingegaard si parla della sparizione di Eurosport dal bouquet di Sky, avvenuta proprio […]

  • preview

    La fucilata di Saronni

    Arriva leggermente in ritardo all’appuntamento e il timore èche salti l’intervista già programmata da alcuni giorni. E invece basta poco perché Beppe Saronni entri subito in sintonia con il mondo circostante e mi segua in un comodo angolino dove cominciamo a discutere di fatica e ciclismo. Di cognomi, vecchi e nuovi, ed imprese epiche. Di […]