Attualità

Proibire i rave party?

Indiscreto 03/11/2022

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Da qualche giorno in Italia si sta discutendo quasi soltanto dei rave party e del decreto legge che dovrebbe limitarli, anche se leggendo il testo le nuove pene sono (molto) in teoria estese a a qualsiasi tipo di occupazione di edifici e terreni pubblici e privati. Non vediamo dove sia l’allarme democratico, visto che esiste ancora il diritto di proprietà: nessuno impedisce di ascoltare techno e/o di drogarsi in un locale proprio o affittato da altri. Insomma, quello del governo Meloni è solo il segnale di un cambio di direzione. Ma nemmeno tanto, visto che ogni governo ha sempre deciso caso per caso su raduni e manifestazioni: basti pensare al precedente, con i cortei contro il green pass di fatto impediti nella maggior parte delle città.

Insomma, si cerca sempre di andare contro la fazione avversaria ed in questo senso non c’è dubbio che i rave party in Italia abbiano all’inizio, quindi negli anni Novanta, avuto una connotazione anticapitalistica, per diventare poi un fenomeno commerciale, con tanto di organizzazioni e di regole proprie. Al netto degli aspetti ideologici, che in alcuni rave tuttora ci sono, si tratta di luoghi dove il peggio delle discoteche viene estremizzato, però ognuno è libero di ammazzarsi come crede: a noi importa soltanto che non si metta in macchina ed ammazzi persone innocenti. Insomma, al 99,9% degli italiani non frega un cazzo dei rave party, a meno che non portino a reati. Decreto e reazioni degni di miglior causa, visto che di anticapitalismo non ne vediamo di solito nemmeno da parte delle vittime del capitalismo.

Certo la storia non è soltanto italiana, visto che è proprio dagli anni Novanta che i rave party o come li vogliamo chiamare sono proibiti nel Regno Unito e in altri paesi. Dando per scontato che fra una settimana l’argomento interesserà all’italiano medio meno di un qualsiasi rigore rivisto al VAR, i rave party sono da proibire? Domanda che spacca sia la destra, divisa fra liberali alle vongole e piccolo borghesi da legge e ordine, e sinistra, divisa fra fighetti del centro e difensori della classe operaia senza operai. Quindi bel sondaggio.

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