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Natural born driver, la vittoria di Ivan Capelli

Stefano Olivari 07/11/2022

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Ivan Capelli non ha mai vinto un gran premio di Formula 1: partito davvero dal basso, ha sempre avuto macchine modeste e quando gli si è presentata l’occasione della vita, nel 1992, ha avuto fra le mani una delle peggiori Ferrari della storia. Però con Natural Born Driver – L’incredibile storia di Ivan Capelli, documentario firmato da Gionata Zanetta che abbiamo da poco visto su Sky, ci ha regalato un racconto originale ed interessantissimo, grazie alla sua capacità di osservazione ed all’enorme materiale video lasciatogli dal padre, regista pubblicitario che aveva investito tutto e anche di più (ipotecando per due volte la casa) sulla sua carriera, partita con l’acquisto di un kart di seconda mano dopo aver letto un annuncio su Autosprint.

La forza di Natural Born Driver non è comunque soltanto nei video, pur bellissimi, di tante gare giovanili di kart, e del relativo ambiente così carico di ambizioni genitoriali, ma nell’integrare le immagini ed il racconto con voci fuori campo (dello stesso ex pilota e di Claudio Moneta) con dialoghi verosimili fra il giovane Capelli ed altri personaggi: il padre, il meccanico, il manager, lo sponsor, Ken Tyrrell e anche un Enzo Ferrari che lo seguiva con attenzione fin dalla Formula 3.

Il tutto con l’aggiunta di effetti, fumetti, trovate per alleggerire una storia che in altre mani sarebbe stato il solito film celebrativo, anche perché Capelli quando ha gareggiato ad armi pari o di poco inferiori ai rivali il suo valore l’ha mostrato: campione europeo di Formula 3 nel 1984 (terzo quell’anno fu Gerhard Berger) e di Formula 3000 nel 1986, con una March della indebitatissima Genoa Racing, davanti a Pirro e Martini.

Certo in Formula 1 fra March, Leyton House, la Ferrari del 1992 e la Jordan, senza contare i gran premi con Tyrrell e AGS, mai ha avuto una macchina decente: tanti piazzamenti (anche due secondi posti), tanti complimenti di quelli che si fanno ai piloti delle piccole squadre, mai la grande occasione nella scuderia giusta anche se la stagione in Ferrari vale una vita per un ragazzo che si era innamorato della Formula 1 seguendo il padre sul set di un spot della Parmalat con protagonista Niki Lauda.

L’essenza di Natural Born Driver non è però la biografia di uno sportivo, ma l’inseguimento del sogno, la passione che ti fa andare contro la logica. Il sogno di Capelli, milanese classe 1963, è stato uguale  quello0 di tanti bambini degli anni Settanta cresciuti con il mito del pilota-eroe. Solo che a differenza delle generazioni precedenti i nostri eroi li potevamo vedere in televisione. E che a differenza del 99,99% degli altri Capelli il suo sogno ha provato a farlo diventare realtà.

stefano@indiscreto.net

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