Mamdani anche in Italia?

Ci potrebbe essere uno Zohran Mamdani anche in Italia? Un po’ è una domanda retorica, perché il neosindaco di New York ha tutto per non piacerci, a partire dall’estrazione intellettual-fighetta per arrivare all’anti-occidentalismo Pro Pal. Ma un po’ non lo è, perché una certa deriva affaristico-speculativa, quella che ad esempio ha portato all’espulsione della classe media dalle proprie città e a operazioni vomitevoli sotto ogni profilo tipo la svendita di San Siro a fondi americani, può essere combattuta soltanto in modo disruptive.

Tranquilli, almeno noi di Indiscreto non intendiamo spiegarvi chi sia Mamdani scopiazzando qua e là, non è che siamo corrispondenti dall’America o tuttologi dall’Italia. La sua figura comunque è interessante, per la giovane età, per l’enfasi da bar sul contenimento dei prezzi (in maniera stalinista si possono anche calmierare gli affitti, ma i supermercati a prezzi bassi sembrano una cialtronata elettorale), per l’essere musulmano e socialista, oltre che ovviamente antitrumpiano. Per come la pensiamo quest’ultima caratteristica è quella che apprezziamo di più: con avversari così (si fa per dire, Mamdani non potrà mai correre per le presidenziali) The Donald e in futuro l’idolo JD vinceranno sempre in scioltezza.

La nostra domanda è molto semplice: in Italia sono maturi i tempi per uno Zohran Mamdani? Cioè un leader, evidentemente di sinistra, capace di ammaliare le élite (i giornalisti italiani sono già sbavanti per il Mamdani originale) ma anche di parlare a chi sta male economicamente, a persone che vivono una vita incomprensibile per la Schlein della situazione? Nostra risposta al sondaggio: no, in Italia i tempi non sono maturi. Le persone messe davvero male non sono così tante da portare al governo di una città un personaggio del genere.