Lo sguardo di Sabonis

18 Settembre 2013 di Fabrizio Provera

Cinque vittorie su cinque a Capodistria, con l’inviato Indiscreto a cazzeggiare dalla tribuna stampa, e soltanto una- ancorché eroica, nonostante alcune legittime riserve sulla condizione mentale della Spagna – nella seconda fase di Lubiana, dove Indiscreto non era presente. Quindi domani si fa la follia, partenza la mattina presto e ritorno nottetempo o previa dormita in qualche motel in stile tardo militarista jugoslavo. Italia vs Lituania, con la Nazionale azzurra – sempre più Gentile e cazzimmara, come da noi ampiamente previsto – pronta a giocarsi un posto in  semifinale e Marco Belinelli che giustamente, dopo giorni di imbarazzo malcelato e di spallucce, ha finalmente pronunciato la parola che avrebbe fatto sorridere i più, forse pure Pianigiani, solo due settimane fa: podio, e quindi (anche) qualificazione ai Mondiali 2014 in Spagna.

Incontriamo la Lituania, dotata di talento moderatamente smisurato e attaccanti quanto mai temibili. Eppure, concordando col demiurgo Sergio Tavcar, non riteniamo affatto fosse meglio incrociare la Serbia. Sentiamo cos’ha sostenuto il Sergione di Tv Koper: “Per quanti giganti possa avere la Lituania, più di uno alla volta non possono mettere in campo, massimo due, e tolto Valančiunas non è che gli altri siano delle volpi (i due Lavrinovič e Javtokas sembrano onestamente già un po’ bolliti), Kleiza per come gioca è ampiamente limitabile se non ci pensa già da solo tirando a casaccio, ma soprattutto il loro reparto dietro è molto simile a quello italiano, solo che ha meno talento e tiro e inoltre non hanno un vero play che possa alimentare bene e di continuo il gioco dei centri. Per cui forse è stato meglio evitare i serbi, giocatori furbi e soprattutto giovani dotati di grande atletismo “. Avendo visto le ultime evoluzioni  di Krstic, concordiamo ancora di più.

Il sogno non è finito, domani la Stozice Arena sarà assetata di notti magiche e tricolori. L’unico limite ormai è il cielo sloveno, con Cusin sempre più nei panni di Vrankovic, Belinelli e Datome perennemente on fire, Aradori una certezza anche a certi livelli, Cinciarini incapace di regredire, Gentile lanciato verso la conquista della leadership mentale e cazzimmista. Una Nazionale con dei limiti tanto palesi ed evidenti che gli avversari non possono che impazzire, al pensiero che nonostante quegli stessi limiti questa squadra abbia il miglior record di Eurobasket, 6 vinte e 2 perse (insieme ad altre formazioni). Della partita di domani, sinceramente, temiamo molto di più l’unico lituano che certamente non scenderà sul parquet: Arvidas Sabonis, dioscuro del basket lituano, che lo scorso inverno entrò nell’arena di Kaunas, prima di Zalgiris-Cska, col passo di don Vito Corleone nella scena del matrimonio di sua figlia Connie, tra il visibilio del pubblico. Sabonis che siede imperterrito, imperturbabile, ma che lancia certe occhiate gelide che a confronto quelle di Minucci verso arbitri ed avversari sono manifestazioni di amore pacifista. La Lituania ci fa paura per la sua storia di empatia assoluta con la palla a spicchi. Ma non è il momento degli indugi. E’ quello del coraggio.Noi non ci sottraiamo, e ci lanciamo nella pericolosissima (specie in questi Europei..) arte del pronostico.

SERBIA- SPAGNA – Serbia in grandissima crescita, ma la Spagna ha tutti i mezzi per arrivare in fondo. Almeno sino alla finale. Vince la Spagna.

SLOVENIA-FRANCIA – Francesi piuttosto sottotono per tutto l’Europeo, specie in alcuni frangenti. Slovenia forse immatura tecnicamente, ma capace di accelerazioni mortifere e trance agonistica. Nonché sospinta da un pubblico degno del Maracanà. Vince la Slovenia.

CROAZIA- UCRAINA – L’Ucraina di Mike Fratello è pericolosissima. Sentiamo sempre l’oracolo Tavcar: “Hanno (gli ucraini) nessun senso dell’umorismo, per cui quanto viene loro offerto semplicemente lo prendono, e dunque la Croazia deve stare molto, molto attenta”. Vincerà a fatica la Croazia, grazie a Bogdanovic.

ITALIA- LITUANIA – Anche se Cusin e Melli usciranno dal campo presumibilmente in barella, ma col dito alzato in segno di vittoria, il pronostico è tutto per noi.

Fabrizio Provera, in procinto di partire per Lubiana

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