Basket

Lo scudetto di Forti

Flavio Suardi 27/05/2009

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di Flavio Suardi

27 maggio 1989. Ultimo atto della finale scudetto tra Enichem Livorno e Philips Milano. Mancano 34 secondi al termine dell’incontro, la Philips conduce di 1 punto, 86 a 85, con il possesso di palla. D’Antoni palleggia al limite dei 30″ poi serve Premier: il tiro dell’Ariete di Spresiano si infrange sul ferro e Livorno ha la possibilità di condurre un ultimo attacco. Alexis conquista il rimbalzo e Fantozzi gestisce l’ultimo possesso. Vede Forti, lo serve e questi appoggia al vetro il canestro del possibile scudetto di Livorno, nonostante l’opposizione di Meneghin. Si accende una mischia: Premier, che già in precedenza aveva lanciato un asciugamano sul volto del telecronista Rai Gianni De Cleva, è uno dei più “attivi”nella baraonda generale. Al tavolo la confusione è totale, ma in un primo momento il canestro di Forti viene assegnato, con conseguente correzione del tabellone luminoso del punteggio 87-86. Livorno è Campione d’Italia, con tanto di sovrimpressione in tv. La festa livornese esplode al palazzo, sulle strade è tutto un susseguirsi di bandiere gialloblu. Il tutto per venti minuti. Venti indimenticabili minuti, esattamente come i successivi. L’arbitro Zeppilli dichiara di aver sentito nitidamente il suono della sirena prima che Forti scoccasse il tiro decisivo, quindi ribalta la decisione del collega che in un primo tempo lo aveva convalidato. Il canestro viene annullato, sulla città cala il silenzio, con la beffa di vedere il Tg1delle 20 che celebra ancora il successo labronico, evidentemente ignaro del cambio di rotta.
flavio.suardi@gmail.com
(in esclusiva per Indiscreto, foto tratta da http://www.ilbasketlivornese.it )

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