Calcio

Juventus, la minestra riscaldata di Allegri

Indiscreto 27/05/2021

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Massimiliano Allegri è tornato alla Juventus, dopo due anni di vacanza, di cui però solo l’ultimo non pagato, e di trattative, tipo Inter, mai diventate concrete. Ancora non è ufficiale, mentre scriviamo queste righe, ma guadagnerà 9 milioni di euro netti a stagione fino al 2025, quasi come se Agnelli non lo avesse mai cacciato: il vecchio contratto, quello scaduto nel 2020, diceva quasi 16 milioni lordi a stagione. Esonerato Andrea Pirlo, quindi.

Una tardiva ammissione di colpa che era iniziata con l’allontanamento di Paratici ed è proseguita con il reingaggio del livornese che in 5 anni bianconeri ha vinto 5 scudetti (si è visto che non è scontato, anche quando hai la rosa più forte) e sfiorato 2 Champions League, solo per citare la cose principali. Agnelli dirà ‘Mi sono sbagliato’ o farà Fonzie? Non è importante, nel calcio conta solo il presente ed Allegri lo sa meglio di tanti altri.

L’Allegri 2 alla Juventus è una minestra riscaldata? Sicuramente sì, dopo due stagioni con allenatori da progetto o presunti tali, come Sarri e Pirlo. Un Andrea Agnelli davvero padrone del gioco avrebbe cose dato un’altra chance all’amico Pirlo, peraltro ancora sotto contratto a cifre da allenatore di Serie A (cosa che non è), ma le carte le dà Elkann e non a caso dall’assemblea dei soci Exor è uscita la Juventus del futuro, con la promozione di Cherubini a quasi-Paratici, la sostanziale conferma di una rosa che ha reso molto sotto il potenziale, dai giovani a qualche vecchio (Chiellini da partente sicuro adesso è in dubbio), gli auspicati saluti a Cristiano Ronaldo.

Quali sono i rischi di Allegri? Quelli di ogni allenatore della Juventus, con lo scudetto come obbiettivo minimo e la Champions League come ossessione, visto che da quando è diventata un campionato europeo (vogliamo dire una superlega?), con le quattro migliori dei paesi top, quindi dal 1999, il club bianconero non l’ha mai vinta. Per lui questo ritorno è già una vittoria, anche se in due anni di esoneri nell’Europa che conta nessuno alla fine, se non l’Inter con i soldi finiti, ha pensato a lui. Scelta di Elkann, che però non fa perdere la faccia ad Agnelli (il prossimo della lista?) visti i buoni rapporti formali mantenuti con Allegri.

(post in aggiornamento)

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