La chiusura di Buscemi

5 Dicembre 2022 di Paolo Morati

Sta facendo il giro degli appassionati di dischi di Milano e dintorni la notizia della prossima chiusura di Buscemi Dischi, storico negozio che da mezzo secolo vende musica su supporto fisico. Una chiusura che è solo l’ennesima, in un periodo in cui la musica ormai si ascolta soprattutto sulle piattaforme di streaming. Alcune delle quali, a pagamento, hanno in certi casi anche un’offerta qualitativamente molto elevata perlomeno in termini di bit-rate. Diciamo in termini di bit-rate perché in realtà molto lo fa anche il supporto e soprattutto l’impianto, quando oltre gli speaker bluetooth oggi i ragazzi non vanno.

Detto questo, di Buscemi abbiamo diversi ricordi, tanti vinili acquistati lì così come in altri negozi ormai chiusi da tempo. Da Bonaparte Dischi a Bigi a Disco Club a Discolandia, per citare solo alcuni di quelli da noi frequentati, è un susseguirsi di ricordi tanto che potremmo dire per ogni vinile ancora sui nostri scaffali dove questo è stato da noi acquistato.

Poi, inutile nascondersi, tanti di quelli che rimpiangono queste chiusure e scrivono post nostalgici saranno probabilmente già abbonati (o ascoltano la versione gratis, quindi inferiore) a un servizio di streaming (ci mettiamo dentro anche noi), forse per pigrizia, forse perché più economico, forse semplicemente perché i tempi stanno cambiando. O meglio, sono già cambiati.

Detto questo, il gusto del vinile da maneggiare e mettere sul piatto per poi sedersi ad ascoltarlo è per chi ne ha vissuto l’epoca d’oro qualcosa che resta indimenticabile. E per quanto ci riguarda ancora attuale, non in contraddizione con lo streaming. L’epoca del vinile è stata seguita dall’arrivo del CD, già più pratico e meno soggetto a usura (ma anche su questo i competenti dibattono: anche il CD ha una scadenza), il quale dopo un decennio di convivenza ha via via soppiantato il suo predecessore aprendo la diatriba tra analogico e digitale. Per poi lasciare entrambi il grosso dell’ascolto all’inesorabile diffusione delle piattaforme online, di cui abbiamo più volte scritto su queste pagine.

Share this article