Ciclismo

Italiani al Tour de France

Stefano Olivari 29/06/2024

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Il Tour de France parte oggi da Firenze, con Pogacar grande favorito e l’incognita sulle condizioni di Vingegaard, e con un numero di italiani in gara, 8, in linea con i tempi recenti ma che ricorda anche moltissimo il ciclismo degli anni Ottanta. Poi le ragioni sono diverse: oggi la scarsa partecipazione italiana è figlia anche del fatto che non esistano squadre e sponsor italiani di alto livello, quaranta anni fa di scelte sportive provinciali dei più forti, a partire da Moser e Saronni, e di molte mezze figure. Il 29 giugno 1984 con il cronoprologo alla periferia di Parigi partì un Tour che sarebbe stato vinto per la seconda volta da Laurent Fignon, con un vantaggio stratosferico su Hinault e LeMond. E gli italiani? 9, tutti nella Carrera-Inoxpran di Davide Boifava, che come leader aveva Roberto Visentini e Giovanni Battaglin. Fu un disastro, con quattro ritiri (fra cui Visentini e Battaglin), nessuna vittoria di tappa e Luciano Loro miglior piazzato nella generale, ventiduesimo a 52’37” da Fignon. Nel 2024, fra Bettiol e Ciccone, qualche segnale di vita in più dovrebbe esserci, ma è lo stesso significativo che quella che per decenni è stata la terra promessa del ciclismo abbia un livello medio di squadre e corridori su strada molto basso. Abbiamo letto analisi secondo cui il ciclismo non sarebbe più nella testa dei giovani occidentali e dal punto di vista del pubblico è sicuramente vero. Però nessuno dei campioni di oggi arriva dal terzo mondo, anzi.

stefano@indiscreto.net

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