Attualità
Indiscreto lascia e raddoppia
Stefano Olivari 11/09/2025

Iniziamo il post in maniera cialtrona: Indiscreto lascia e raddoppia. La sostanza è però davvero questa: dopo settimane di riflessioni e di calcoli abbiamo deciso di non uccidere questa versione di Indiscreto. La presenza dei muri, difficili da riproporre sulla versione Substack di Indiscreto che in molti già conoscono, e soprattutto il dispiacere di buttare via 25 anni di lavoro, sia pure improduttivo quando non dannoso, con circa 21.000 articoli, ci hanno spinto verso la scelta. Questa versione di Indiscreto (.net o .info che sia) rimarrà online fino a quando non sarà in perdita, quindi magari per sempre visto che la pubblicità che arriva dipende in gran parte dall’archivio costituito da post evergreen.
Non scriveremo più come una volta, del resto non lo stiamo facendo da almeno un anno, prima di tutto per un motivo di tempo: fra Guerin Sportivo, Corriere della Sera, Corriere del Ticino, LeoVegas, i libri che stiamo portando avanti in contemporanea, eccetera (nell’eccetera diverse collaborazioni da consulenti e da ‘negri’, in linguaggio moderno ‘fornitori di contenuti’), le scommesse che sono un semi-lavoro, anche una giornata con poca vita sociale finisce subito. Un conto è lavorare male, per incapacità e limiti, un altro è farlo consapevolmente. Il diavolo (o forse l’angelo) dentro di noi ci consigliava di chiudere e basta, non l’abbiamo ascoltato.
Ma sarebbe stupido e disonesto nascondere il secondo motivo del cambiamento di rotta: scrivere è da 31 anni il nostro unico lavoro, farlo gratis è sbagliato al di là del tempo a disposizione. Gratis, anzi pagando, possiamo giocare a calcio, cantare, fare gli autisti, cambiare i filtri dei rubinetti come ieri sera nell’intervallo di Germania-Slovenia. Il fatto che per anni abbiamo sbagliato, scrivendo gratis, non significa dover perserverare nello sbaglio: stop loss, come per i trader o per certi matrimoni. Senza sensi di colpa: non abbiamo mai chiesto soldi, perché noi per primi non ci saremmo abbonati a Indiscreto e immaginiamo che nessuno (se non per affetto) lo avrebbe fatto, situazione che ha l’unico lato positivo di renderci liberi di chiudere dalla sera alla mattina.
In estremissima sintesi, su questo Indiscreto (Indiscreto.info, Indiscreto.net, Indiscreto-sito o come lo vogliamo chiamare) ci saranno i Muri, che da quando sono su Disqus non generano profitti (il traffico va tutto perso) ma nemmeno denunce (la responsabilità penale di quanto scritto non è più nostra), e soprattutto post con l’unico obbiettivo di attirare lettori, traffico e pubblicità, senza fare gli schizzinosi. Gli argomenti sempre i nostri: sport, scommesse, economia pop, tecnologia, musica, libri. La maggior parte dei post sarà scritta da noi e firmata con i nostri nomi oppure Indiscreto, altri saranno commerciali quando non marchette pure, firmati Redazione o non firmati: è una spiegazione, non una giustificazione visto che per noi si tratta di lavoro. Il taglio sarà da notizia, breve o lunga che sia. Scritta alla nostra maniera, speriamo, ma rivolta al mondo e non più a una nicchia.
Sull’Indiscreto-Substack scriveremo invece soltanto cose che sentiamo l’urgenza di scrivere, senza darci limiti di spazio e argomenti, o pensare a un pubblico (meno che mai a quello che qui speriamo di attirare dai social network), e salveremo le cose migliori del passato, coinvolgendo amici con le stesse idee: ‘less is more’ la principale di queste. Indiscreto-Substack non è a pagamento ma in futuro lo diventerà, almeno per alcuni articoli, l’archivio selezionato e i testi completi dei libri. Insomma, l’addio è rimandato ma saremo un po’ diversi.
stefano@indiscreto.net