Il tennis può raggiungere il calcio?

6 Dicembre 2023 di Stefano Olivari

Il tennis può raggiungere in Italia la popolarità del calcio? Sull’onda di Sinner e della Coppa Davis vinta a Malaga sono in molti, primo fra tutti Binaghi, a credere che per lo meno le distanze si possano ridurre non solo come pratica ma anche come riscontri di pubblico, televisivo e non. La domanda è comunque interessante e non riguarda soltanto il tennis, ma il modo in cui interessi e passioni penetrano in una cultura al punto di sembrare eterni. Oggi siamo portati a credere che il calcio sia irraggiungibile, ma senza andare alla preistoria bisogna ricordare che negli anni Settanta e Ottanta la figura dell’appassionato generico di più sport era diffusa, mentre nel 2023 i mezzi a disposizione favoriscono comportamenti maniacali. E noi stessi, favoriti dalla tecnologia, pensiamo di saperne molto di più su calcio, pallacanestro e appunto tennis ma molto meno su tutto il resto.

Nel campionato 1992-93, ultimo anno senza la Serie A in pay-tv, la media-spettatori della Serie A, oltretutto di quella Serie A piena di fenomeni, era di circa un migliaio di persone (32.000 contro 31.000) superiore a quella attuale, ed è chiaro che chi non andava allo stadio dovesse occupare il tempo in altro modo: i nostri antenati, in qualche caso coincidenti con noi stessi, non è che fossero migliori, è soltanto che avevano meno opportunità. Non parliamo poi degli anni Cinquanta e Sessanta, quando i personaggi (ciclisti, pugili, piloti) prevalevano nettamente sulle squadre, per quanto riguarda lo spazio occupato sui media, che poi erano fondamentalmente i giornali più la televisione per pochi grandi eventi. La svolta con la Gazzetta di Zanetti e il Corriere dello Sport di Ghirelli, come più volte ricordato, prima della ipersvolta degli anni Settanta con Palumbo e Tosatti.

Tornando all’attualità, il tennis ha qualche carta da giocarsi o si tratta di boutade da appassionati che vedono soltanto il loro sport? Secondo diversi sondaggi, sempre da asteriscare pensando ai 16 milioni di interessati alla Serie A di basket, nel 2022 il tennis aveva in Italia 3,1 milioni di praticanti (non significa tesserati) mettendo insieme situazioni molto diverse, come del resto accade per i 4,6 del calcio: in ogni caso non è che automaticamente chi gioca o ha giocato si trasformi in spettatore, anzi è sorprendente come molti praticanti seguano poco il loro sport in televisione, però anche uno che gioca a tennis ogni tre mesi è in grado di capire il tennis e di trasmettere questa passione a figli, amici, colleghi, eccetera. E quindi? Il tennis può raggiungere la popolarità del calcio? E più in generale: il calcio sarà per sempre il primo sport degli italiani?

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