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Calcio

Il Postalmarket di Diletta Leotta

Indiscreto 23/12/2020

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Diletta Leotta non è solo il volto del calcio di DAZN, detestato da tante giornaliste e giornalisti che non fanno certo domande più ficcanti delle sue, ma adesso anche del catalogo di Postalmarket. Adesso si fa per dire, perché sul nuovo Postalmarket partirà dall’autunno 2021, con un anno di ritardo rispetto al previsto, online e forse anche in versione cartacea. E quindi gli adolescenti che passavano mezz’ore liete in bagno potrebbero tornare, con smartphone o tablet, anche se ovviamente oggi l’offerta è molto superiore e non è che ci si debba arrangiare con una copertina magari nemmeno nuovissima, sempre poi con il pensiero ammosciante che quel catalogo potrebbe capitare in mano alla madre. Parliamo come al solito per sentito dire, così ci hanno raccontato.

L’idea di base del nuovo Postalmarket è quella di essere una vetrina non per i grandi marchi, che del resto hanno i loro canali di distribuzione, ma per imprese medie e piccole di molte categorie, dall’abbigliamento al cibo. Un’impostazione dettata dai tempi, visto che quella del vecchio Postalmarket, quello creato da Anna Bonomi Bolchini (nessuna donna è mai stata così importante nella finanza italiana, da protagonista) e dal grande successo fino all’inizio degli anni Novanta, era quella di proporre grandi marchi della moda, in un’era in cui l’ecommerce non esisteva e dove chi viveva in provincia era davvero tagliato fuori, diversamente da quanto accade oggi con la vita che si è trasferita online.

Nella sostanza Postalmarket si rivolgeva ad un’Italia desiderosa di migliorare o comunque di non farsi bastare il negozietto sotto casa, un’Italia che per motivi diversi sta nel post-Covid rinascendo. Un’Italia che però non sogna più con le top model come Claudia Schiffer ed Eva Herzigova, ma con personaggi che sente più vicini, come appunto la Leotta, pur senza arrivare ai tronisti. L’operazione nostalgia funzionerà? Sì, se il marchio Postalmarket spingerà a comprare online anziane signore alle quali il marchio dice qualcosa e che hanno di solito difficoltà anche con il Bancomat.

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