Il Pooh preferito

5 Maggio 2020 di Indiscreto

Pooh Amici per Sempre è il titolo dello speciale condotto da Carlo Conti e che Raiuno presenta stasera. Una replica, ovviamente, vista l’attuale impossibilità di realizzare cose nuove in studio con il pubblico e senza limitazioni di sorta. Venendo ai Pooh, la nostra idea è che siano una delle più importanti band del panorama musicale italiano, pagando tuttavia il prezzo di essere stati troppo pop e troppo poco rock e per questo considerati con sufficienza dalla critica.

Un’evoluzione a tappe quella dei Pooh, la nostra preferita quella tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta con Canterò per te picco inarrivabile, arrivando via via alla festa del cinquantesimo anniversario e relativo tour e disco nel 2015. Un evento che segnò il rientro in formazione di Riccardo Fogli al fianco di Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D’Orazio e Roby Facchinetti, e la riproposizione di alcuni successi in nuova veste.

Ora la domanda di oggi è, al di là dei gusti musicali, quale tra i Pooh identificate come il più Pooh di tutti, insomma il più gradito e simbolo della band. Mettendoci dentro anche Valerio Negrini, co-autore di tanti loro successi e considerato per decenni il quinto Pooh, dietro le quinte ma comunque decisivo.

È interessante notare che nel corso dei decenni tutti abbiano contribuito come autori al successo della band, anche se quasi tutte le canzoni-monumento sono di Facchinetti e Negrini (tranne la citata Canterò per te, in cui Negrini, autore come al solito dei testi, fu affiancato musicalmente da Battaglia), una vera rarità per band di ogni livello, in cui c’è sempre chi trascina gli altri. E del resto non si può andare avanti insieme mezzo secolo, fra gente che si sente in debito o in credito. Avanti quindi con il nostro sondaggio: chi è stato l’anima dei Pooh?

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