Basket

Il peso specifico di Justine

Stefano Olivari 20/01/2010

article-post

di Stefano Olivari
In Italia c’è ancora qualcuno che lavora e che quindi non ha potuto vedere su Eurosport la straordinaria partita di secondo turno degli Australian Open che Justine Henin ha vinto su Elena Dementieva. Emozioni a parte, un livello simile di disegni sul campo non si vedeva dai tempi della…Henin.
Questa la parte buona del discorso, mentre quella cattiva è che lo sport femminile e non solo il tennis si presta più di quello maschile a questi grandi rientri per una ragione molto cruda: non fisica, perché la Henin è una donna tanto quanto la Dementieva (sono quasi coetanee, fra l’altro), ma tecnica. Per ragioni culturali, sociali, finanziarie, eccetera, le donne che fanno sport seriamente sono molto meno degli uomini anche nel mondo civile e quindi le campionesse hanno un peso specifico inferiore ai campioni. Vale anche per gente come la Henin, cioè la persona che insieme a Federer gioca meglio a tennis nel pianeta, quindi a maggior ragione per muscolari di qualità come l’altra grande rientrante Clijsters o anche per chi non si è mai davvero ritirato ma ha continuato a rimanere competitivo ad età assurde: una Jeannie Longo (a Pechino 2008 quarta nella cronometro a 50 anni…) nel ciclismo maschile non potrebbe nemmeno essere concepita. Rimanendo in un mondo maschile, è lo stesso motivo per cui una medaglia nei 100 metri piani vale di più di una nel lancio del martello, praticato seriamente da cento persone in tutto il mondo e quasi solo nei paesi con un’atletica di Stato. Poi è chiaro che quando viene toccato il ‘proprio’ sport ci si offende, ma gli elogi alla presunta ‘intelligenza’ dei cinesi che investono sui medaglifici tipo il sollevamento pesi con lo sport c’entrano poco. Non è vero che un cross di Roccotelli valga come tutto il campionato di basket, come sosteneva un giornalista rovinato dal primo calcioscommesse, ma è vero che Roccotelli usciva da una selezione più dura rispetto ad un giocatore della A italiana di basket. Senza fare classifiche qualitative, perchè per noi personalmente un rovescio lungolinea della Henin vale più di cento Inter-Juventus e di un milione di Roccotelli, il peso specifico di uno sport è questo.
Stefano Olivari

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    La NBA marcia su Roma

    Oscar Eleni seduto a tavola con i pescatori di Sommarøy, isola norvegese nella contea di Tromsø, dove hanno avuto l’idea che potrebbe toglierci dalle ansie e tristezze di oggi: annullare il tempo. Loro sono già obbligati a farlo quando arriva il sole di mezzanotte, il periodo di 63 giorni fra il 18 maggio e il […]

  • preview

    Jugobasket

    Uno dei pochi podcast che seguiamo, nella marea di proposte che ci fanno venire l’ansia e gli occhi pallati tipo i dibattiti pre-elettorali di Fantozzi, è senz’altro Boomerball. Argomento principale, ma non unico, la pallacanestro italiana degli anni Ottanta e Novanta, con Alessandro Toso e Massimo Iacopini che vanno a ruota libera con ex giocatori […]

  • preview

    Totè nell’uovo

    Oscar Eleni pronto a scartare uova dolcissime dentro il deserto dipinto dell’Arizona, lasciando quelle amare, avvelenate, ai buoi muschiati dell’Alaska dove litigano i ferraristi insoddisfatti, cercando di capire se davvero sono più bravi quelli del pattinaggio o le farfalle con le ali pesanti della ginnastica. Confusione che  confonde  le bestie capaci di insultare la ragazzina arbitro […]