Basket

Il peso di Duckworth

Flavio Suardi 31/03/2009

article-post

di Flavio Suardi

In tanti ricorderete la Portland di Clyde Drexler e Cliff Robinson, di Buck Williams e Kenny Smith. Quelli, però, erano anche i Blazers di Kevin Duckworth. Questo centrone di 213 centimetri nasce il primo aprile del 1964 ad Harvey. Frequenta la Eastern Illinois University dove stabilisce il record di 867 rimbalzi catturati. Una carriera, quella di Duckworth, vissuta all’ombra di grandi campioni che ne hanno solo in parte offuscato l’efficacia. Uscito dal college va agli Spurs, con la scelta numero 33 all’attivo, ma con solo 14 partite giocate prima di diventare merce di scambio. A San Antonio arriva Walter Berry, per Kevin si aprono le porte dei Blazers. Una prima annata vissuta ai margini, quindi la grande occasione, in concomitanza con l’infortunio di Steve Johnson, che lo porta a duellare in area con i più grandi centri Nba degli anni ’90. Rivelazione dell’anno nel 1988, convocazione all’All Star Game nel 1989 per un giocatore da 18 punti e 7 rimbalzi di media. Arriva alla finale per il titolo nel 1990, contro i Bad Boys di Detroit, ma finisce 4-1 per Isiah Thomas e compagni. Duckworth continua a produrre cifre più che positive, tant’è che nel 1991 partecipa per la seconda volta all’All Star Game. La stagione successiva è la prima che comincia a lanciare segnali di declino: la condizione fisica peggiora e Portland decide di cederlo dopo la serie di playoff contro i Bulls. Kevin va a Washington in cambio di Harvey Grant (fratello gemello del più famoso Horace), prima di un altro trasferimento a Milwakee in una stagione costellata da infortuni. Giusto il tempo per la chiusura di carriera ai Clippers, prima di dedicarsi alle attività di alcune sue aziende. Si ritira con più di 8000 punti e quasi 4000 rimbalzi nella Nba, ma senza riuscire a conquistare un titolo. Dopo il ritiro Duckworth comincia ad ingrassare a dismisura ed è probabilmente da attribuire a questo grande aumento di peso la sua morte, avvenuta lo scorso 25 agosto durante un viaggio in Oregon. Kevin, infatti, rappresentava i Blazers in un tour che lo avrebbe portato ad insegnare pallacanestro in 19 città di quello Stato. flavio.suardi@gmail.com
(in esclusiva per Indiscreto)

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Olimpia Milano o InterMilan NBA?

    Olimpia Milano o InterMilan NBA? Riformuliamo: può, nella pallacanestro ma anche in altri sport, una nuova squadra di altissimo livello sostituire come tifo un’altra squadra? Il pretesto per questo Di qua o di là quasi filosofico arriva ovviamente dall’ipotesi, non strampalata visto che lo stesso Adam Silver ha sempre detto di guardare con attenzione alle […]

  • preview

    Sassi sul cuore

    Oscar Eleni, accompagnato dalla cicogna di Agropoli, in fuga dal centro commerciale, per trovare rifugio nella “Linea d’ombra” trevisana dove garantiscono un bel viaggio fra astrazione ed impressionismo. Grande pittura da Picasso a Van Gogh, lontano da grandi catastrofi fra Kiev, Gaza, i bunker dove si rifugeranno in pochi se lasceranno liberi dal manicomio gli […]

  • preview

    Cotelli a valanga

    Oscar Eleni a cavallo della megattera che ci fa riposare su una delle cinque isole “create” sugli oceani con i rifiuti di plastica. Meglio allontanarsi dalle visioni e dalla saggezza, applaudendo sempre Velasco anche se il suo mantra sull’accettazione dell’errore che aiuta a vincere ci rende ancora più tristi. Eh sì, perché chi manipola il […]