Cinema

Il Gladiatore II

Stefano Olivari 13/08/2025

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Per un anno siamo riusciti a resistere alla visione del Gladiatore II, perché tutti quelli a cui era piaciuto il primo ci avevano detto che era una schifezza, per giunta anche noiosa. Ecco, avevano ragione. Con Il Gladiatore II Ridley Scott non ha reso onore alla sua grandssima storia, da Blade Runner a Thelma & Louise Black Hawk Down, sbagliando clamorosamente la scelta del protagonista.

Il Massimo Decimo Meridio di Crowe aveva un carisma assurdo, perfettamente dentro la parte del generale romano che trasmette un senso di forza e giustizia (però ancora ci chiediamo che fine abbia fatto il suo cane). Per questo nel secondo episodio è stato totalmente sprecato il personaggio di Acacio-Pedro Pascal, altro generale con la stessa integrità morale di Massimo (nel film, poi magari nella vita si esalta per l’attaccante della sua squadra “bravo a trovare il contatto”). a beneficio appunto del protagonista, Paul Mescal-Lucio Vero che con il cinema epico c’entra quanto Gigi Sammarchi o Martufello. Bravo a fare lo studente irlandese in Normal People (recensito da Indiscreto in uno dei ricorrenti periodi di servitù della gleba). ma l’eroe è un’altra cosa.

Mescal viene oscurato anche da Denzel Washington-Macrino, impresario-maneggione con ambizioni politiche che circuisce Geta e Caracalla, ma la classe dell’attore americano può poco di fronte a una sceneggiatura piena di buchi (com’è che Lucio da bambino romano di buona famiglia si è trasformato in guerriero in Numidia? La madre in vent’anni non lo ha mai cercato?), di personaggi sprecati (oltre ad Acacio anche Lucilla). di scene di azione al confine di Alex l’ariete e di invenzioni strampalate come gli squali al Colosseo: tanto valeva mettere in scena qualche AK 47. Le inesattezze storiche, pur con personaggi reali (anche Macrino lo è), in un film ci stanno, e poi chi se ne frega, ma la noia davvero no.

Insomma, guardabile se unica alternativa a Temptation Island ma uno dei peggiori sequel di sempre in proporzione alla grandezza dell’originale. Cosa dire? Abbiamo letto che Ridley Scott sta pensando a un terzo Gladiatore, ma speriamo faccia prima il biopic sui Bee Gees che ha in canna da tempo. E, sognando in grande (se che sogno sarebbe?), un film sull’Appello del Martedì con la consulenza della moglie Giannina Facio.

stefano@indiscreto.net

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