Attualità

I 100 milioni di Genovese

Indiscreto 13/11/2020

article-post

In questi giorni le pagine di cronaca sono piene di articoli sul caso di Alberto Genovese, l’imprenditore ‘mago delle start-up’ arrestato dopo la denuncia di una 18enne relativamente ad una terribile violenza subita in occasione di un festino tenutosi a Milano nell’attico in centro del fondatore di Facile.it, attività ormai ceduta da anni per la mastodontica cifra di 100 milioni di euro al fondo di private equity Oakley Capital.

Tranquilli, non intendiamo parlare di questo triste fatto di cronaca entrando nei dettagli che continuano ad emergere su party a base di droga e decibel, con i vicini (tra i quali Roberto Bolle e il console austriaco) più volte disturbati e costretti a chiamare le forze dell’ordine, bensì ragionare su che cosa fareste (faremmo) se ad un tratto intascaste proprio quei 100 milioni dopo aver sviluppato e quindi venduto un’attività di enorme successo.

Con quei 100 milioni, di fatto si è a posto per tutta la vita, stretti familiari inclusi, anche senza essere particolarmente parsimoniosi, e sistemando debiti o problemi di chi ha effettivamente bisogno. Si può anche comprare una casa ben più che decorosa, viaggiare, mangiare o restarsene (tristemente?) in panciolle. O avviare nuove attività, come nel caso appunto di Genovese con la compagnia di assicurazione Prima.it.

Ma anche fare qualche investimento pazzo, magari acquistare un calciatore di medio livello (chi comprereste per la vostra squadra?) oppure rilevare una struttura a cui si è particolarmente affezionati (a Milano ad esempio qualcuno potrebbe guardare al Palalido, al velodromo Vigorelli, o al limite anche a San Siro il cui prezzo proprio un paio d’anni fa il Comune aveva stimato in 100 milioni), come campo di allenamento personale. O infine, più semplicemente e finanche prudentemente, fare la stessa vita di prima ma con maggiore serenità.

È una domanda diversa rispetto a quella che ci eravamo posti qualche mese rispetto ai 60 milioni vinti al SuperEnalotto: qui si tratta di soldi guadagnati con un’idea e con il lavoro, quindi si presume da una persona intelligente, là i soldi potevano arrivare ad una persona del tutto immeritevole di fortuna e soprattutto impreparata a gestirla. In altre parole, i soldi cambiano le persone? Cento milioni, ma anche solo mezzo (esempio: chi è stato fortunato a vendere il proprio bar, in nero ai cinesi o alla camorra, l’anno scorso), fanno la differenza?

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    L’Italia di Ornella Zocco

    Ornella Zocco, Lionfield, Pasquale Della Sala, soltanto per fermarci al podio. Sfidiamo il medio lettore di Indiscreto a dire chi siano senza affannose ricerche su Google. Noi onestamente prima di oggi non li avevamo mai sentititi nominare, anche se stando a Primaonline.it, il sito di Prima Comunicazione, si tratta dei primi tre italiani per video […]

  • preview

    Mamdani anche in Italia?

    Ci potrebbe essere uno Zohran Mamdani anche in Italia? Un po’ è una domanda retorica, perché il neosindaco di New York ha tutto per non piacerci, a partire dall’estrazione intellettual-fighetta per arrivare all’anti-occidentalismo Pro Pal. Ma un po’ non lo è, perché una certa deriva affaristico-speculativa, quella che ad esempio ha portato all’espulsione della classe […]

  • preview

    Ponte sullo Stretto di Messina sì o no?

    Il ponte sullo Stretto di Messina si farà? Ma soprattutto:sarebbe utile? Il nostro attualissimo ‘Di qua o di là’ avrebbe avuto una dignità anche prima che la Corte dei Conti negasse il via libera al mega-progetto. Niente di definitivo, come al solito. In sintesi la Corte dei Conti, cioè l’organo di controllo sui bilanci pubblici […]