SuperEnalotto, cosa fareste con 60 milioni di euro?

8 Luglio 2020 di Indiscreto

Il SuperEnalotto ha regalato, si fa per dire, un Jackpot da 59.472.355,48 milioni di euro, con la sestina vincente che è stata realizzata a Sassari dopo 51 concorsi di attesa. Il secondo 6 del 2020, il numero 124 da quando esiste il Superenalotto, che fra tutti i giochi statisticamente ladri è quello che ci piace maggiormente. Per lo meno fa sognare, cosa che è già un valore in sé.

Ma quali sono state le vincite più alte nella storia del SuperEnalotto? L’ultima di Sassari è al ventesimo post all time, in una classifica che vede al primo posto i 209.160.441,54 euro di Lodi 2019 (178 concorsi di ritardo), e come regione la Campania, con ben 18 6 su 124, seguita dal Lazio con 16. Per riscuotere una vincita di questa entità bisogna presentare la ricevuta della giocata agli uffici premi di Sisal di Milano o di Roma. Intanto il fortunato sassarese dovrà subito separarsi da 11 milioni e 894mila di euro, il 20% del Jackpot, la cosiddetta tassa sulla fortuna introdotta nel 2012 dal governo Monti (ahhh, signora mia, i tecnici) per la parte oltre i 500 euro di vincita. Insomma, possiamo sognare, ma grazie a Monti soltanto all’80%.

La vera domanda è comunque la seguente: cosa faremmo con 60 milioni di euro? Non è una domanda stupida come sembra, perché è il motore di marketing del SuperEnalotto: provate voi a fare 60 milioni a colpi di Juventus-Sassuolo. Personalmente non abbiamo bisogno di niente, in senso materiale: non c’è una cosa che riteniamo importante a cui abbiamo mai rinunciato per mancanza di soldi. Quindi finanziati tutti i canili e gattili possibili su tutto il territorio italiano, con metà dei 60 milioni, ci spareremmo il resto per fondare un quotidiano generalista senza pubblicità, un quotidiano popolare, con i migliori giornalisti italiani liberi di criticare chiunque, e ripianarne le perdite. Ognuno ha le sue ossessioni.

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