Gli anni di Irene Cara

26 Novembre 2022 di Stefano Olivari

Addio a Irene Cara, icona pop degli anni Ottanta ma conosciutissima non soltanto dalla Generazione X, visto che il suo volto e la sua musica sono legati a due opere immortali come Fame, cioè Saranno Famosi, e Flashdance. Due successi che la resero grande, dandole poi l’opportunità di essere grandissima. Che lei non colse, compiendo scelte con il senno di poi sbagliate. Sarebbe potuta essere Jennifer Lopez e Mariah Carey vent’anni prima di loro, è stata comunque Irene Cara e a noi basta.

La prima scelta sbagliata fu quella dopo Fame, il film di Alan Parker ambientato alla High School of Performing Arts di New York, scuola che esisteva davvero. Lei faceva la parte di Coco Hernandez, cioè una delle protagoniste principali: la più brava di tutti, visto che era emersa in tutte e tre le sezioni (musica, danza e recitazione). Fra l’altro Irene Cara cantava le due canzoni più famose della colonna sonora, Fame e Out here on my own. Dal film sarebbe stata tratta anche una serie televisiva, che per molti e onestamente anche per noi è il vero Saranno famosi, ma al contrario di altri lei rifiutò di farne parte. Preferì altri progetti televisivi, come il disastroso Irene, e film subito dimenticati.

Il successo mondiale tornò con Flashdance, film che avrebbe anche potuto interpretare. Ma Adrian Lyne voleva un’attrice più giovane e fra le mille aspiranti alla fine il ballottaggio fu tra Jennifer Beals e Demi Moore, all’epoca entrambe sconosciute. La Cara si rifece cantando la più famosa canzone di una colonna sonora famosissima e piena di hit, il Flashdance… What a feeling che è nella scena fondamentale del film, quello in cui Alex-Jennifer Beals fa il provino alla scuola di danza che le consentirà di abbandonare il lavoro di saldatrice.

Musica di Giorgio Moroder ma testo scritto da lei, che dopo il bellissimo album What a feeling’ scelleratamente disse no ad altre proposte di Moroder, che avrebbe voluto fare di lei la Donna Summer latina. Irene Cara pur con autori notevoli fece invece un altro paio di brutti dischi, senza identità, per poi uscire gradualmente dai radar musicali e cinematografici. Fra le tante cose di lei ci ricordiamo anche una sua partecipazione a Premiatissima, la trasmissione di Canale 5 condotta da Johnny Dorelli e Amanda Lear, in squadra con Tiziana Rivale, Lou Colombo e i Wall Street Crash. Ma il suo l’aveva già fatto: “I’m gonna live forever. Baby, Remember my name“. Che anni meravigliosi.

stefano@indiscreto.net

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