Attualità
Gli al posto di Le
Stefano Olivari 27/11/2025

Il 70% degli italiani scrive e parla male l’italiano, secondo una ricerca di Libreriamo che abbiamo scoperto sul sito di Prima Comunicazione: come al solito invitiamo a leggere l’articolo originale e andiamo direttamente al punto, noi popolo del Qual è (lo scriviamo correttamente, ma dobbiamo sempre pensarci una frazione di secondo: comunque si scrive senza l’apostrofo) ma non del terrificante gli al posto di le o dell’accento usato al posto dell’apostrofo, tipicamente per un pò invece del corretto un po’.
E quindi? Al di là della differenza fra errore ripetuto e refuso da digitazione frettolosa, ci sembrano articoli classisti, gramellinate tirate via per divertire le signore del ceto medio riflessivo, come se una grammatica corretta fosse la stessa cosa della comprensione di un testo, come se al proverbiale idraulico facesse una qualche differenza scrivere la e di perché con l’accento grave invece del corretto acuto. Sono seghe mentali da ex liceali che sfottono Fedez (personaggio secondo noi spregevole, ma per altri motivi) perché non sa chi sia Strehler: ma quanti ai nostri tempi avrebbero saputo dire il nome di un regista teatrale di quarant’anni prima?
Non stiamo facendo l’elogio dell’ignoranza, che anzi oggi è una colpa molto più di ieri, ma soltanto dicendo che purtroppo o per fortuna tutti interagiamo soltanto con nostri simili: quasi nessuno dei nostri amici dice gli al posto di le, ma in altri contesti uno che dicesse Se io sarei andato non farebbe alcun effetto né procurerebbe danni. Insomma, la rubrica ‘E chi se ne frega’ di Cuore andrebbe davvero riproposta. Certo è che stiamo parlando di errori da scuola elementare, aka primaria, fatta male e non certo perché il 70% degli italiani abbia vissuto l’infanzia nei boschi.
stefano@indiscreto.net


