Calcio

Gattuso deve rimanere l’allenatore del Milan?

Indiscreto 14/12/2018

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L’eliminazione del Milan dall’Europa League era più imprevedibile di quella dell’Inter dalla Champions, anche se è avvenuta in circostanze che al tifoso fanno meno male. Pur non essendo quello rossonero ovviamente contento di una qualificazione buttata via avendo a disposizione quasi tre risultati su tre e al termine di una partita con l’Olympiacos che per metà era stata ben gestita, con occasioni e personalità. Poi i greci hanno fatto entrare in partita lo stadio e da lì è stata Libertadores della peggior specie, anche per le perdite di tempo sul 3-1, per non parlare dei palloni buttati in campo e dell’invasione che ormai non si vede più nemmeno in Sudamerica. Al Milan le giustificazioni non mancano, dal rigore dubbio alle assenze, ma come spesso è avvenuto nei momenti critici Gattuso si è assunto (ma questa volta non usando la prima persona singolare) le responsabilità della sconfitta, anche al di là dei suoi demeriti che poi si riducono al cattivo segnale mandato con Laxalt entrato al posto di Cutrone. Mossa al tempo stesso coraggiosa e furba: mi critico io prima che lo facciate voi. Il punto non è però questo giochino mediatico, ma il futuro della panchina del Milan ed il nostro ‘Di qua o di là’  tagliato con l’accetta, ‘Gattuso deve rimanere l’allenatore del Milan?’ semplicemente è una domanda sul futuro a medio termine di Gattuso, uomo scelto da un altro (?) Milan.

Gattuso che non è mai piaciuto a Leonardo (c’erano ad Atene mille cose di cui lamentarsi, ma lui si è coperto di ridicolo prendendosela con il rumore), è difeso d’ufficio da Maldini, non rientra fra i primi cento allenatori che Scaroni e Gazidis sceglierebbero dovendo rifondare una squadra da zero. Poi c’è anche il campo e in Serie A il Milan di Gattuso sta facendo un po’ meglio del previsto: ha perso con chi gli sta davanti in classifica (Juventus, Napoli e Inter), pareggiato con chi gli sta dietro (Lazio, Torino, Atalanta), vinto con la Roma in agosto e battuto quasi tutte le piccole. È quarto, in piena corsa per la Champions e a quattro punti dall’Inter terza. Insomma, per gli amici un allenatore che fa il suo gestendo bene le emergenze e mettendoci la faccia, per gli antipatizzanti uno che piace ai tifosi ma che se non avesse il suo passato glorioso da giocatore sarebbe già stato cacciato. L’Uomo Indiscreto è invece per sua natura equilibrato e buon conoscitore della materia (del resto conosce tutte le materie), quindi come è avvenuto con Spalletti potrà dire la sua sul futuro di Gattuso. Non immediato, magari, ma in ottica futura: Gattuso deve rimanere l’allenatore del Milan? Chiusura con la solita dichiarazione di non neutralità: l’anno scorso non credevamo in Gattuso come allenatore da Milan, ma considerando i limiti della rosa ha fatto il suo. Senz’altro più dei grandi e meno grandi ex buttati nella mischia in passato. Da cambiare soltanto con un personaggio di prima fascia internazionale, alla Conte, non con presunti emergenti alla De Zerbi. Dipende insomma dai reali obbiettivi: se si riducessero alla qualificazione Champions continua, anche da quarti, come teorizzato quasi ufficialmente da Scaroni e Gazidis, voteremmo sì.

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