Cinema

Dobbiamo parlare, coppie borghesi sempre in crisi

Indiscreto 16/12/2015

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Il teatro portato al cinema non è in genere una buona idea, ma Dobbiamo parlare di Sergio Rubini si è rivelato un’eccezione nonostante le peggiori premesse per un film originale. E cioè: due coppie borghesi, ovviamente in crisi (se no che coppie borghesi sarebbero? Nel proletariato invece regna l’armonia…), in un interno dei Parioli, che nel corso di una serata e di una notte si dicono tutti i non detti personali e professionali, con ogni incrocio possibile. Un po’ Cena fra amici, un po’ Il nome del figlio, un po’ Carnage e via citazioneggiando per fare gli sboroni (ma ci saranno diecimila film del genere), il film attualmente nelle sale è comunque uno dei migliori di Rubini, che si riserva la parte dello scrittore senza più ispirazione che convive con la sua ‘negra’, la più giovane Isabella Ragonese. L’altra coppia è invece di medici: un Fabrizio Bentivoglio molto divertente è anche abbastanza credibile come romano e una Maria Pia Calzone che è il personaggio che all’inizio del film con i suoi problemi fa esplodere le contraddizioni di tutti. Il film è ben scritto, del resto con una trama così esile la qualità delle battute è un obbligo, con punti molto divertenti (come quando Bentivoglio fa i conti familiari, citando la Multivision di Sky…) e un filo conduttore abbastanza chiaro: il profondo egoismo che alberga in tutti noi e viene spesso mascherato da uno pseudo-spirito di sacrificio che diventa al momento giusto materiale per rinfacciare il rinfacciabile. Alternativa non snob a Star Wars, anche se la crisi delle coppie borghesi è in fondo una cagata pazzesca: ma non basterebbe separarsi?

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