Di Maio o Di Battista?

Impossibile non pensare alla famiglia Covelli, a Billo e a tutti gli altri miti di Vacanze di Natale guardando Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista insieme a Capodanno a Moena, dopo mesi di governo per il primo e mesi di Centro-America per il secondo, chiusi dalle prodezze imprenditoriali dei genitori (in entrambi i casi ex politici locali del Movimento Sociale) che per loro e il loro popolo sono meno gravi di quelle dei genitori PD o di Forza Italia. Ma al di là del recente passato, il futuro dell’Italia dipende proprio dalla dinamica dei rapporti umani e politici fra i due leader dei Cinque Stelle. Il nostro primo ‘Di qua o di là’ del 2019 vuole quindi sintetizzare al massimo il bivio a cui si trova di fronte il Movimento: l’anima di governo rappresentata da Di Maio o quella movimentista rappresentata da Di Battista? Senza pensare che in acqua 3, per citare il grande Giampiero Galeazzi che ci ha commosso dalla Venier, sta salendo un Fico che rappresenta uno scenario realistico in caso di elezioni politiche anticipate per non frasi fagocitare da Salvini, cioè un’alleanza con ciò che resta del PD e della sinistra. Scenario fra l’altro fortemente sponsorizzato dal Fatto Quotidiano.

Nel presente però la competizione è soprattuto fra Di Maio e Di Battista, con un meccanismo che nel breve periodo può essere molto produttivo, soprattutto in presenza di un nemico con una faccia riconoscibile (Berlusconi, Renzi), ma che dopo un po’ ovviamente scontenta quella parte di elettorato che si sente tradita. Ma è inutile spiegare chi siano i due protagonisti della politica italiana, che sul piano personale sono meno diversi di quello che sembra. Forse Di Battista incarna meglio l’anima originaria dei Cinque Stelle, forse Di Maio incarna meglio la voglia (se non la capacità) di governare, ma sono sfumature. Il ‘Di qua o di là’ è rivolto ovviamente a tutti i lettori di Indiscreto, non soltanto a chi vota per i Cinque Stelle (il 15% di noi, secondo il sondaggio), ed ha un significato esplicito: per l’Italia nel suo complesso è meglio che il Movimento prenda la direzione Di Maio o la direzione Di Battista?