Calcio

Ci voleva Balotelli

Indiscreto 30/03/2022

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Se Mario Balotelli fosse stato in campo, giovedì sera contro la Macedonia, uno straccio di gol l’Italia l’avrebbe tirato fuori contro l’equivalente di una squadra della nostra Serie B. Lo pensa (e lo ha detto!) anche la madre di Roberto Mancini, oltre a Mancini stesso che nello stage di gennaio aveva provato a reinserire l’attaccante esiliato in Turchia in un gruppo che aveva vinto l’Europeo senza di lui e che lo ha accolto con una freddezza che ha ricordato quella degli ‘uomini veri’ del 2014.

Mancini ha quindi pensato di tenere insieme i pezzi sacrificando l’unica pedina sacrificabile, con quel cinismo (nel suo caso acquisito) che in Nazionale da giocatore ha spesso pagato sulla sua pelle. Se anche una persona perbene come Vicini lo teneva fuori per paura di mettersi contro i giornalisti… Un gol a porta vuota alla Macedonia in fondo poteva segnarlo anche Berardi, come si è visto. Poi partita da lacrime e sangue con il Portogallo, il tipo di partita che anche le versioni più scarse dell’Italia, come singoli (viene in mente Italia-Germania di Euro 2016), si sono sempre giocate con onore.

Intervistato da Sky Sport, Balotelli non ha certo attaccato un allenatore che ha spesso creduto in lui contro l’evidenza, ma in maniera soft ha sottolineato come non abbia voluto osare. La storia in Nazionale di Balotelli, ultimo autore di un gol azzurro ai Mondiali, finisce qui, a 31 anni e con il gassmaniano grande avvenire dietro le spalle, ma non siamo sicuri che quella di Mancini duri fino al 2026. Una riconferma, per certi versi anche una autoriconferma, figlia di equilibri politici che i media hanno dovuto digerire (del resto se non si è dimesso Viscidi…), ma del tutto senza senso.

info@indiscreto.net

If Mario Balotelli had been on the pitch on Thursday night against Macedonia, Italy would have scored a shred of a goal against the equivalent of a team in our Serie B. Roberto Mancini’s mother also thinks so (and has said so!), as well as Mancini himself, who in the January internship had tried to reintegrate the striker exiled to Turkey into a group that had won the European Championship without him and that welcomed him with a coldness that recalled that of the ‘real men’ of 2014.

Mancini has therefore thought of keeping the pieces together by sacrificing the only expendable pawn, with that cynicism (in his case acquired) that in the national team as a player has often paid on his skin. If even a decent person like Vicini kept him out for fear of setting himself up against journalists… After all, Berardi could have scored an empty goal against Macedonia, as we saw. Then a blood and tears match against Portugal, the kind of match that even the poorer versions of Italy, as individuals (Italy-Germany at Euro 2016 comes to mind), have always played with honour.

Interviewed by Sky Sport, Balotelli certainly didn’t attack a coach who has often believed in him against the evidence, but in a soft-spoken manner pointed out how he didn’t want to dare. The story of Balotelli, who last scored an Italian goal at the World Cup, ends here, at the age of 31 and with the great future behind him, but we are not sure that Mancini’s will last until 2026. A reconfirmation, in some ways also a self-reconfirmation, the result of political balances that the media have had to digest (after all, if Viscidi has not resigned…), but completely without sense.

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