Calcio

Ci hanno rubato la Juventus

Indiscreto 23/05/2019

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Guardiola ha firmato con la Juventus? Per adesso l’unica certezza è che Andrea Agnelli ha esonerato Allegri da allenatore della Juventus senza avere un’alternativa pronta. E la cosa è incredibile, visto che la decisione era maturata da mesi, con Agnelli, Paratici, Nedved e Cristiano Ronaldo d’accordo, con diverse sfumature.

Unico pro Allegri (e anti-Conte) era Antonio Giraudo, consigliere importante ma pur sempre consigliere. Non stiamo a compilare borsini perché il primo a non avere le idee chiare sembra (sembrava?) Agnelli, non tanto sul nome quanto proprio sulle caratteristiche che dovrà avere il nuovo allenatore.

Quando nell’estate 2014 Conte se ne andò, prendendolo alla sprovvista, Agnelli fu invece veloce nell’ingaggiare Allegri, che avrebbe fatto poi molto meglio di Conte. Adesso, in un mercato di alto livello pieno di sogni forse possibili (Guardiola), disoccupati (Mourinho e Conte su tutti), di scontenti (Sarri), di gente che si sa vendere bene (Pochettino), di emergenti (Simone Inzaghi), emergentissimi (De Zerbi) ed ex emergenti (Gasperini, per certi versi anche Di Francesco), solo per fare qualche nome a caso, Agnelli non ha idea della direzione in quale andare. Per una ragione secondo noi molto semplice: la Juventus è cambiata negli ultimi anni molti più di quanto sia cambiata nel resto della sua storia moderna.

Non più squadra che deve vincere, problema che del resto riguarda tutti quelli al suo livello, ma marchio internazionale che deve vendere prima di tutto se stesso. Gli scudetti non sono più l’unica cosa che conta e le celebrazioni di piazza con quattro gatti lo hanno certificato. Per la piega un po’ ridicola, da nerd che ti spiegano le prospettive della Qatar Stars League (giuriamo di aver ricevuto messaggi del genere), che ha preso oggi il calcio, al di là di Guardiola meglio presentarsi con uno come Tuchel che ha clamorosamente fallito, sotto vari aspetti, al PSG, che con uno come Gasperini. E Nagelsmann, vogliamo parlare della grandezza di Nagelsmann? Fino quasi ai giorni nostri la Juventus ha reso grande quasi chiunque abbia messo sulla sua panchina, mentre tutti gli altri club italiani da un allenatore si aspettano spesso il contrario.

Quindi? È chiaro che Agnelli ingaggerà un allenatore di valore, chiunque esso sia. Magari proprio Guardiola. Ma la figura dell’allenatore da Juventus, il tecnico di medio spessore e fama che viene esaltato dal sistema bianconero, non esiste più. L’ultimo è probabilmente stato Allegri. A dirla tutta, l’unica cosa che distingua la Juventus dal Tottenham o dal PSG è ormai proprio Agnelli, che anche in virtù di questa sua caratteristica identitaria riteniamo il miglior presidente d’Italia. Per il resto, prendete la formazione titolare e cambiatele la maglia, da Cristiano Ronaldo in giù: è una squadra che potrebbe giocare ovunque ed essere tifata (o odiata: è la stessa cosa, anzi molto meglio) da chiunque, da Los Angeles a Tokyo. Ci stanno rubando anche la Juventus, dopo averlo fatto con Inter, Milan e Roma? Cosa ce ne frega del Manchester City o del Barcellona?

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