Calcio

Un rotondo tre a zero

Stefano Olivari 30/08/2008

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Perdere e perderemo, alla Borlotti. Vale per tutti quei campionati in cui la sconfitta può essere assorbita tranquillamente e rendere ottimi soldi, sia grazie alle avversarie che soprattutto alle scommesse. Non pensavamo però potesse valere per un ottavo di finale di un Mondiale, che al di là dell’importanza sportiva assoluta significa anche poter cambiare una carriera grazie ad un gol in più o in meno: a maggior ragione per i ghanesi. Secondo Declan Hill, giornalista canadese intervistato dal settimanale tedesco Der Spiegel, il risultato di Brasile-Ghana di Germania 2006 sarebbe stato condizionato dalle scommesse gestite da un’organizzazione malavitosa asiatica. L’incontro, valido per gli ottavi di finale del torneo, si concluse col punteggio di 3-0 per i verdeoro e secondo le accuse di Hill i criminali si adoperarono per ottenere un risultato di vittoria del Brasile con uno scarto superiore ai due gol. A mettere in contatto l’organizzazione criminale e alcuni giocatori della selezione africana, disposti a non lottare fino in fondo contro il Brasile, sarebbe stato un ex calciatore ghanese. Al momento non identificato, ma di sicuro la storia avrà un seguito. Per ora possiamo solo ricordare che il Brasile corse qualche rischio ma vinse in scioltezza, segnando nel primo tempo con Ronaldo (gol numero 15 nella fase finale di un Mondiale, record assoluto) ed in fuorigioco con un Adriano già imbolsito, triplicando con Ze Roberto solo nei minuti finali. Più concrete le rivelazioni di Stern relative ai campionati tedeschi, con il caso Hoyzer ancora caldo. Sospetti sui 2,8 milioni di euro che il 26 novembre 2005 sono stati scommessi da un malese, William Bee Wah Lim, sul match Hannover-Kaiserslautern: il 5-1 a favore dei padroni di casa ha consentito allo scommettitore di incassare 2,2 milioni di euro oltre alla somma puntata. Sospettissimi su un’altra scommessa del bravo scommettitore, il 7 agosto dello stesso anno, quando aveva puntato quasi 4 milioni di euro sul Karlsruhe, vittorioso per 2-0 contro lo Sportfreunde Siegen in un incontro di seconda divisione. Secondo Der Spiegel, Lim avrebbe avuto contatti con giocatori del Kaiserslautern, Karlsruhe e dello Sportfreunde Siegen. Nel giugno 2007 il malese è stato anche condannato a 2 anni e 5 mesi di reclusione dal tribunale di Francoforte, ma per altre partite: aveva infatti provato a condizionare il risultato di un incontro di terza divisione tedesca e di un match del massimo campionato austriaco. Uscito dal carcere, in regime di libertà condizionale ha lasciato la Germania ed è scomparso.

Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it

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