Calcio
UEFA contro San Siro
Stefano Olivari 29/07/2025

Dilettanti allo sbaraglio o professionisti in malafede? L’ironica domanda del professor Scoglio era spesso rivolta ai giornalisti, ma quelli che raccontavano il suo calcio erano premi Pulitzer in confronto alla maggioranza di quelli che fiancheggiano i costruttori, la politica milanese quasi al completo, la sedicente società civile, ovviamente Inter e Milan, nell’operazione che dovrebbe terminare con l’abbattimento del vecchio San Siro, la costruzione del nuovo lì a fianco, la creazione di aree commerciali, eccetera. Per finire con la vendita a prezzi massimi dei due club, va da sé.
Inutile ricapitolare ogni volta tutta la storia, utile ricordare che a reti quasi unificate qualche giorno fa si è quasi festeggiata la bocciatura della UEFA nei confronti del Meazza, una bocciatura tale da mettere in pericolo il suo futuro come sede dell’Europeo 2032 che l’Italia organizzerà insieme alla Turchia, organizzazione congiunta come possono fare i paesi che si ritengono di Serie B. Di questa bocciatura abbiamo letto tutti, Milano rischia di non poter distruggere il suo stadio in tempo per ospitare Danimarca-Galles.
Ma l’UEFA non ha mai detto nulla del genere, anzi disprezza così tanto San Siro che gli aveva assegnato la finale di Champions League 2026-27, salvo poi togliergliela per il motivo opposto rispetto a quanto ipotizzato dai giornalisti del cemento. Il Comune infatti avrebbe dovuto garantire che in quella data NON ci sarebbero stati cantieri nella zona circostante e ovviamente non era stato in grado di dare questa garanzia: un po’ perché in quei cantieri sperava e molto perché si navigava (e si naviga) a vista,
Magari la UEFA si pronuncerà sul tema (possibile che lo faccia, Gravina ne è il vicepresidente), ma certo non lo ha ancora fatto. La ‘bocciatura’ altro non è che la velina di una riunione fra Sala, Inter, Milan e FIGC svoltasi giovedì scorso, in cui tutti, dai club che ci giocano da decenni alla FIGC che il 16 novembre ci giocherà Italia-Norvegia, per dire, avrebbero giudicato San Siro inadeguato. Urge un parere di Bocconi e Politecnico, dopo quello sulla congruità dei 197 milioni per la vendita dell’area, di cui incredibili 73 per lo stadio propriamente detto: un ragioniere delle serali uscito dalla scuola dove si è diplomato Buffon, non dalla Bocconi, direbbe che corrispondono a 8 anni dell’attuale affitto che il Comune incassa.
(pubblicato il 23 luglio 2025)