Tre canzoni di Claudio Lippi

11 Giugno 2023 di Indiscreto

Nei giorni scorsi si è parlato molto di Claudio Lippi a proposito di sue presunte dichiarazioni sulla presenza dei gay nelle trasmissioni della RAI, percentualmente molto oltre la realtà osservabile nella vita reale. Molti ricordano Lippi per le trasmissioni televisive condotte (sarà difficile rivederlo alla RAI, al di là dell’età) ma molti meno lo ricordano come cantante: eppure negli anni Sessanta fu una delle voci italiane più note, al punto che anche i suoi esordi televisivi avvennero in trasmissioni musicali ed in varietà in cui lui era soprattutto un cantante. Ha quindi titolo per partecipare al selettivo Festival di Indiscreto con le sue tre canzoni oggi più ascoltate su Spotify.

Il grande successo discografico arriva nel 1965, quando un Claudio Lippi ventenne incide Per ognuno c’è qualcuno, cover della Everybody loves somebody cantata da Dean Martin, dallo stesso Lippi eseguita qualche anno fa in Tale e Quale Show. Una canzone che lancia Lippi come crooner all’italiana poco prima che i crooner passino di moda. Questo non gli impedisce di conquistare il pubblico anche con canzoni di genere diverso come Se tu vuoi, nel 1966, e Una testa dura, nel 1967, che per certi versi anticipano il Lippi anni Settanta, quello delle sigle televisive e delle canzoni per bambini.

Impossibile non citare i Barbapapà, quando doppia tutti i personaggi maschili e insieme a Orietta Berti canta la seconda versione della sigla, Ecco arrivare i Barbapapà. La prima è quella cantata da Roberto Vecchioni, che ne è anche co-autore. È praticamente la fine del Lippi cantante, che inizia a presentare sulla Rai e su Telemilano, la futura Canale 5, diventando poi a metà degli anni Ottanta un personaggio televisivo a tempo pieno, del quale è impossibile ricordare tutti i cambi di rete (anche Dahlia Tv!) e le trasmissioni, fra alti (eccellente la sua partecipazione a Mai dire Gol) e bassi.

TUTTI I CANTANTI, I GRUPPI E LE CANZONI PARTECIPANTI AL FESTIVAL DI INDISCRETO

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