Tre canzoni dei Thegiornalisti

Qualche giorno fa Tommaso Paradiso ha compiuto 40 anni e 10 di questi sono stati vissuti come frontman dei Thegiornalisti, gruppo che negli anni Dieci di questo secolo ha prodotto una serie clamorosa di canzoni di successo, uscendo dal ghetto dell’indie romano e dell’apprezzamento della critica per abbracciare il pop: non che sia facile, visto che quasi tutti ci provano ma soltanto i più bravi sfondano. Paradiso insieme al polistrumentista Marco Antonio Musella, al batterista Marco Primavera e a una serie di turnisti bravissimi (Dardust su tutti), prima dello scioglimento avvenuto nel 2019 ha creato 5 album in studio e tante hit degne di partecipare al Festival di Indiscreto. Ma il regolamento impone di sceglierne tre.

Quando nel 2017 esce Riccione, scritta da Paradoso con Dario Faini (cioè il citato Dardust) e Alessandro Raina, i Thegiornalisti hanno già svoltato da tempo, grazie a Completamente, Sold Out e tante altre canzoni. Ma è con questa che vanno all’attacco del mercato estivo, con sonorità e nostalgie anni Ottanta-Novanta, nel testo e nel video, dal calcio-balilla in spiaggia a Baywatch. “Le navi salpano – Le spiagge bruciano – Selfie di ragazze dentro i bagni che si amano – La notte è giovane – Giovani vecchi – Parlami d’amore che domani sarò a pezzi“.

Di Love, quinto ed ultimo album nella storia dei Thegiornalisti, fa parte Questa nostra stupida canzone d’amore, uno dei brani più ascoltati in Italia nel 2018. Testi e musica tutti di Paradiso, che nel video interpreta un barista, la canzone è il racconto di un amore ancora in corso e della paura che finisca, e contiene una memorabile dichiarazione generazionale: “Hai capito chi sei – Sai che ho vinto il Mondiale da quando ci sei – Sei la nazionale del 2006 – Ma dentro casa col vestito da sposa – Sei il finale migliore di tutti i film“.

Sempre in Love, album clamoroso (contiene anche New York) si trova Felicità puttana, altro totale prodotto di Paradiso che di lì a poco inizierà la carriera da solista dopo un divorzio non proprio consensuale da Musella e Primavera. Anche per questa canzone un video molto famoso e un testo che si stampa nella testa: “Ti mando un vocale di dieci minuti – Soltanto per dirti quanto sono felice – Ma quanto è puttana questa felicità – Che dura un minuto, ma che botta ci dà“.

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