Calcio

Spettatori che contano poco

Stefano Olivari 20/05/2010

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di Stefano Olivari
Gli esperti del giorno dopo dovrebbero spiegare i fatti a persone spesso più informate di loro, ma davanti all’aumento del pubblico in serie A ci arrendiamo.
Perché i fatti dicono proprio questo: nonostante le trasferte proibite a metà delle tifoserie, la crisi della Juventus che in trasferta è la squadra che attira di più, tanti club che hanno raggiunto gli obbiettivi con mesi di anticipo, il numero di partite già scritte aumentato in modo preoccupante, la tivù che permette di vedere tutto, la primavera arrivata tardi e tutto il resto, la serie A 2009-2010 ha ottenuto il miglior risultato di pubblico degli ultimi 17 anni. 9.642.640 gli spettatori veri,  con una media per partita di 25.375. I 38mila e passa della stagione di grazia 1984-85 non torneranno più, ma era anche un’epoca in cui in una domenica televisiva si poteva vedere solo un tempo di una partita (e nemmeno sempre la più interessante) in differita di 4 ore. Un’epoca che può essere rimpianta solo da chi era più giovane.
Venendo al concreto, se la vendita congiunta dei diritti satellitari dovesse saltare, in sede di contrattazione potrebbero spostare soldi veri i dati audience di Sky secondo cui l’Inter ha 1.001.297 telespettatori a partita, la Juventus 919.612, il Milan 781.319 e la Roma 608.311. L’Inter è la squadra con più audience anche sulle reti Mediaset Premium (713.306), davanti a Milan (597.567), Juventus (572.044), Napoli (529.103) e Roma (523.197). Considerando che i diritti tivù rappresentano per l’Inter il 60% del fatturato (e per altri una percentuale ancora maggiore, tipo la Juve quasi al 65), sono cifre che peseranno. Sicura l’assegnazione dei diritti per il digitale terrestre, la messa in discussione di quelli satellitari potrebbe creare a Sky un danno sia sotto il profilo commerciale (nell’incertezza il tifoso opterà per Mediaset Premium) che sotto quello strettamente finanziario (la somma di singole acquisizioni è probabile sia più onerosa dell’acquisto congiunto).
Conclusione: gli spettatori allo stadio saranno anche lievemente aumentati, ma contano ancora meno di prima perchè l’incremento (modesto, a volte inesistente) del prezzo di biglietti e abbonamenti è inferiore a quello di fatturati e debiti. Conclusione bis: il comportamento di Conto Tv e il beneficiario di questo comportamento sono sempre più chiari.

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