Calcio

Serie A, la scomparsa della domenica pomeriggio

Stefano Olivari 26/05/2017

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Il campionato di serie A non è più quello di una volta, come le merendine, la professionalità delle soubrette e la mediazione delle parti sociali. Ma con le otto finestre previste dal bando della Lega per diritti televisivo 2018-2021 si sta forse esagerando. Ogni giornata di campionato, salvo situazioni particolari (quelle sotto Natale o i turni infrasettimanali) avrà partite con la seguente scansione: sabato alle 15, alle 18 e alle 20.30, domenica alle 12.30, 15, 18 e 20.30, lunedì alle 20.30.

Non si può non notare che le 20.45 sono diventate 20.30, ma soprattutto che nel classico primo pomeriggio della domenica le partite saranno tre e quasi certamente sempre le più schifose. Sullo spostamento alle 20.30 della partita in prima serata ci sono varie spiegazioni, alcune improbabilmente buoniste (venire incontro ai quotidiani, permettere alla gente di tornare a casa prima visto che il giorno dopo si lavora o si va a scuola) e altre più concretamente televisive: anticipare l’inizio della prima serata, soprattutto in caso di grandi partite, permette di strappare qualche punto di share in più alle tivù generaliste, perché anche nel 2017 cambiare canale è più faticoso che non cambiarlo. E il discorso, lo dice l’Auditel, non vale soltanto per il nonno fisso su Rai Uno.

La terza considerazione da fare è che un italiano che non avesse niente da fare, o si accontentasse del reddito di cittadinanza, potrebbe per la prima volta nella storia seguire otto partite in diretta di ogni giornata di serie A e quindi parlare con cognizione di causa di ciò che commenta. E quindi? Tante possibilità si riducono alla fine a nessuna scelta e a un flusso indistinto di immagini che ci mette l’ansia perché vorremmo guardare tutto e non ci riusciamo. Se poi con questo spezzatino spinto i soldi incassati ogni anno passeranno da 1.200 a 1.400 milioni avrà avuto ragione Infront.

L’idea di base è che quanto verrà perso con l’agonia di Mediaset Premium (e il numero delle semifinali della Juventus in chiaro non avrà entusiasmato chi si è abbonato…) potrebbe essere recuperato con i diritti esteri e due pacchetti web decenti. Ma se già stare attaccati alla televisione intristisce, guardare una partita al computer è poco meglio che spararsi.

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