Attualità

Rovazzi o Sala?

Stefano Olivari 15/05/2024

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Fabio Rovazzi o Beppe Sala? Un Di qua o di là che dimostra come sia arrivato il momento di lasciare Milano ed aprire un chiringuito in un paese CONCACAF, se soltanto non fosse una cazzata da limoncello-time. La vicenda è nota: il cantante-influencer per lanciare la sua nuova canzone, Maranza,  ha fatto una diretta Instagram durante cui lo smartphone gli è stato rubato da un maranza presunto vero. Maranza nella nuova accezione (maghrebino più zanza), quello con la tuta ed il borsello a tracolla, non più il generico tamarro di periferia dei nostri tempi. Una scenetta rilanciata da molti follower di Rovazzi e ripresa da tanti giornalisti e commentatori, soprattutto di destra, felici di vedere confermate le proprie tesi anche da un fake quasi palese.

In breve la verità è venuta fuori e così la canzone di Rovazzi e di Il Pagante (Giravo in Corso Como/Si è avvicinato un uomo/Mi ha chiesto una Marlboro e l’orologio/Non so che ore sono/In tasca sento un vuoto/Mi hanno pullappato (mi hanno derubato)/ Con una moto/ Ora ho un sogno solo/Vorrei diventare come uno di loro/Un maranza) ha avuto una pubblicità gratuita grazie alle reazioni stizzite, queste da sinistra, dell’assessore Pierfrancesco Maran (“Ma che bella trovata Rovazzi! Anche noi milanesi potremmo avere un’idea divertente di marketing nel farti causa per danni di immagine e simulazione di reato“) e del sindaco Beppe Sala (Qual è l’esempio che diamo ai nostri figli? Fai il furbo, mettiti in evidenza e sarai premiato con fama e soldi? È un esempio tristissimo. Mi auguro che Rovazzi ci ripensi perché fare il figo davanti a una cosa del genere è una cosa che non funziona”).

La cosa sconcertante è che sia Rovazzi sia i politici locali si sono concentrati sull’aspetto mediatico della vicenda e non sulla sostanza. A Milano è davvero  più probabile, rispetto a qualche anno fa, che qualcuno ti rubi il telefono o faccia anche di peggio? Giudicate voi, come dicevano ai tempi di Telepiù. Sia Rovazzi sia Sala, in modi diversi, minimizzano la questione della microcriminalità, ormai con protagonisti quasi tutti stranieri o peggio ancora nuovi italiani: Rovazzi ne parla in maniera ironica in una canzone piena di citazioni anni Novanta e di prese per il culo nei confronti dei trapper di oggi, Sala non ne parla proprio (e quando a usare l’ironia è stato lui, come con la Milano-Gotham City dei Club Dogo, la cosa gli è venuta male), ed al di là dei reati sempre più ragazzi, senza nemmeno la scusa della periferia e del disagio, si comportano come maranza. Rovazzi o Sala?

stefano@indiscreto.net

 

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