Basket

Quelli che multano i Knicks

Stefano Olivari 26/06/2019

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La NBA ha multato i New York Knicks di 50.000 dollari per avere impedito a un giornalista del Daily News di seguire la conferenza stampa di presentazione dei giocatori selezionati al draft, R.J. Barrett e Ignas Brazdeikis. Il racconto della vicenda potete leggerlo sul New York Times, a noi interessa sottolineare alcuni punti.

La colpa del Daily News non è stata quella di aver scritto cose diffamatorie sui Knicks, diversamente sarebbero scattati gli avvocati (negli USA l’intimidazione legale supera di gran lunga quella italiana), ma di essere fortemente critico nei confronti di una franchigia che da tempo immemorabile è la barzelletta della NBA.

Sono arrivate anche le scuse ufficiali dei Knicks e il paragone con la realtà dello sport italiano, cioè quella che conosciamo meglio, è imbarazzante. Senza comunque dimenticare le tante differenze fra gli ambienti, prima fra tutte che la NBA ha sposato il politicamente corretto e quindi i giornalisti sono per lei sacri.

Senza esserci mai distinti per giornalismo contro il sistema siamo stati dal 1985 ad oggi ‘puniti’ con esclusioni di vario tipo (accrediti rifiutati, interviste saltate, eventi riservati ad altre testate anche quando la testata più importante, ad esempio l’Ansa, era la nostra) da grandi club di calcio e da organizzatori di challenger di tennis, da ambiziose squadre di pallacanestro e da televisioni nazionali.

Sarà capitato una cinquantina di volte e l’abbiamo sempre presa bene, facendo il seguente e complesso ragionamento: “Se avessi scritto una cazzata mi avrebbero querelato, quindi significa che sono nel giusto”. Insomma, la punizione che in un mondo di servi diventa una medaglia. Ma c’è di più: noi siamo davvero convinti che i club debbano e possano favorire chi vogliono, sono aziende private e devono fare i propri interessi. Perché la Juventus dovrebbe concedere l’accredito a un giornalista che ritiene anti-juventino? Perché l’Inter dovrebbe far intervistare Conte in esclusiva da uno che lo ritiene scarso? Perché Fognini dovrebbe dare udienza a uno che lo critica sempre?

Poi è chiaro che questi provvedimenti sono intimidazione pura, accolta anche con un risolino di compatimento da ‘colleghi’ timorosi di non ricevere più certi benefit o semplicemente di essere tagliati fuori dal giro. Ma per certi versi continuiamo a ritenerli una forma involontaria di rispetto. Il Daily News avrebbe potuto continuare a scrivere che i Knicks sono ridicoli, anche senza i virgolettati di due Under 20. Venendo riammesso nel sistema magari avrà il retropensiero di doversi comportare ‘meglio’, meglio in senso italiano. Insomma, una manganellata costata 50.000 dollari: per Dolan meno di niente.

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