Attualità

Qual è la temperatura giusta in casa?

Indiscreto 10/12/2018

article-post

L’auto fa sempre notizia, avendo simpatizzanti e antipatizzanti anche al di fuori delle macchiette del genere ‘troione in doppia fila con il SUV-hipster barbuto con bici vintage’, mentre meno popolare è parlare di riscaldamento, anche se in questo caso il discorso riguarda davvero tutti. Lo spunto è arrivato dal Comune di Milano, che insieme al blocco dei Diesel Euro 4 (già rientrato) ha disposto che la temperatura nelle abitazioni, negli uffici e nei negozi non debba superare i 19 gradi. Una misura di buon senso, visto che dai camini delle case esce oltre la metà delle emissioni di ossido di carbonio e almeno un terzo delle polveri sottili. Secondo una ricerca del Politecnico di Milano, la sostituzione del 10% meno efficiente degli impianti di riscaldamento equivarrebbe al blocco del traffico totale per sei settimane… Ma veniamo al punto: quanti di noi rispettano la legge in questa materia? Ignorantemente, ma non troppo (il limite era di 20 gradi, con tolleranza di 2), credevamo bastasse stare sotto i 22.

Detto che ogni comune d’Italia procede in ordine sparso ma che una legge nazionale comunque esiste (è del 1991), il problema è anche il numero di ore in cui il riscaldamento rimane acceso. L’Italia è divisa in 6 zone climatiche, da quella in cui si può tenere acceso al massimo 6 ore al giorno (Lampedusa e posti del genere) alle province in cui non c’è alcun tipo di limite (Cuneo, Belluno, Trento). Il problema non è comunque la legge e non sono nemmeno i controlli, in ogni caso inesistenti (eppure nei condomini sarebbero facili), ma le persone. Insomma, noi. E soprattutto noi termoautonomi. Notiamo che anche i più sensibili al tema del riscaldamento globale hanno la pretesa di stare a casa in maglietta in pieno dicembre, mentre i meno sensibili semplicemente se ne fregano. Con il solito estremo rappresentato dai vecchi pensionati retributivi, figure non mitologiche ma reali, che già da settembre tampinano l’amministratore e il portinaio per vedere se si può ‘accendere’ in anticipo.

La domanda del nostro ‘Di qua o di là’ è semplicissima e riguarda tutte le regioni d’Italia: quale temperatura ritenete-riteniamo giusta in casa? Una temperatura costante lungo tutto l’anno, da gestire con condizionamento-riscaldamento e sbalzi di pochi gradi (comunemente dai 26-27 estivi ai 21-22 invernali), oppure una temperatura più coerente con la stagione? Questione ideologica, economica, culturale, ambientale.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Ci vediamo su Substack

    Ci siamo. Come più volte, davvero troppe, annunciato Indiscreto in questa versione finisce qui. Rimarrà online fino al 31 dicembre, prima di scomparire e di reincarnarsi nella sua versione Substack che in molti già conoscono. Il link è indiscreto.substack.com e presto punteremo lì anche uno dei nostri domini (indiscreto.net o indiscreto.info) in modo che sia […]

  • preview

    L’invenzione del nemico

    Mentre scriviamo queste righe, Daniele Capezzone (inutile dirvi chi sia o copincollare la solita Wikipedia) siede già alla scrivania di direttore del quotidiano romano Il Tempo al posto di Tommaso Cerno (passato nel frattempo a Il Giornale). All’incirca una settimana fa, quando ci siamo sentiti e confrontati sul suo nuovo libro dallo sferzante titolo Trumpisti […]

  • preview

    Gli al posto di Le

    Il 70% degli italiani scrive e parla male l’italiano, secondo una ricerca di Libreriamo che abbiamo scoperto sul sito di Prima Comunicazione: come al solito invitiamo a leggere l’articolo originale e andiamo direttamente al punto, noi popolo del Qual è (lo scriviamo correttamente, ma dobbiamo sempre pensarci una frazione di secondo: comunque si scrive senza […]