Calcio

Premi alla spagnola

Marco Lombardo 06/05/2010

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di Marco Lombardo
I calci di Coppa Italia, la memoria di Totti e un altro motivo per andare al Real Madrid.

1. Probabilmente Josè Mourinho si appresta anche lui a diventare un grande ex, visto il modo in cui attacca frontalmente il calcio italiano ogni qual volta gliene si presenta l’occasione. Ultima puntata dello show è stata la finale di coppa Italia, partita che lui non vedeva perché non potesse essere una sfida di pace e non una guerra. Certo: veniva dopo Lazio-Inter, gara nella quale – secondo il pensiero dominante – l’Inter non ha avuto alcuna colpa nel vincere ma per la cui vittoria comunque si deve un po’ vergognare. E infatti è finita con Sneijder fuori dopo 5 minuti con una bullonata di Burdisso nel muscolo. Il resto è stato tutta amicizia: da segnalare le affettuosità varie dello stesso Burdisso, di Taddei e di Mexes, per finire con il colpo di galateo di Totti. Ma si sa, comunque, il gran signore è stato Ranieri.
2. L’espulsione di Totti è stato comunque il caso più eclatante, non tanto per quello che è successo in campo ma per quello che è successo dopo. Mettiamo (anche se in tv nessuno l’ha visto e quindi dobbiamo credere alle parole del Pupone e dei suoi pompieri) che Balotelli abbia offeso lui e il grande popolo giallorosso (ci chiediamo spesso cosa pensi un tifoso normale della Roma sentire chiamare “popolo” gente che poi finisce in ospedale dicendo che farsi accoltellare allo stadio è normale), Però la frase che fa pensare è quella che alla fine gli è sfuggita negli spogliatoi: “Mario è un provocatore, ha pagato la linguaccia ai tifosi di un anno fa”. Un anno fa? La linguaccia? Meno male che almeno in campo i coltelli sono banditi.
3. Memorabile scoop del Corriere dello Sport online, che scova con grande fiuto investigativo un video che…SkySport24 aveva trasmesso già ieri sera. E siccome bisogna abbassare i toni, ecco che la provocazione di Josè diventa uno “choc”. Ecco allora i fatti in sequenza: dopo Lazio-Inter il presidente del Siena Mezzaroma (di cognome e di fatto) s’indigna e dice che ai suoi pagherà due milioni di premio salvezza anche se arrivano terzultimi. Perchè potrebbero sempre ripescati, la giustificazione ufficiale.  Allude a qualcosa? Allude. Mourinho ribatte: “Il Siena è più forte della sua classifica e ho sentito che il presidente vuole pagarli se ci battono. Chissà, magari la Roma che non deve pagare più il premio per la coppa Italia può offrire soldi al Siena”. Davvero impossibile? Assolutamente. Sintesi (un giorno dopo) del Corriere dello Sport (punto it): “Mourinho choc”. Sintesi preventiva di Daniele De Rossi dopo Lazio-Inter: “L’Inter non aveva colpe: ha vinto e basta. Il problema semmai è di tutto il calcio italiano. Partite come quella di domenica scorsa ce ne sono tantissime in Italia ogni anno, se ne è parlato troppo e con ipocrisia. Meglio in Spagna dove i premi a vincere sono alla luce del sole…”. Risultato: poi uno si chiede perché mai Mourinho dovrebbe andare al Real Madrid.

Marco Lombardo

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