Calcio

Pagare il fabbro

Stefano Olivari 12/12/2008

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Vi ricordate il mitico ‘diesse Ermanno Pieroni’, idolo di tanti servizi di calciomercato e poi squalificato in ogni senso? Nel silenzio della stampa specializzata è tornato nel calcio, ricucendo i rapporti con Moggi (dopo essere stato fra i principali testimoni dell’accusa nel processo Gea: qualche giorno fa si è chiusa l’inchiesta, si attendono i rinvii a giudizio), diventando superconsulente del Livorno di Spinelli e dispensando consigli a molte società: ultima, si dice, la Sambenedettese che come dirigente ha il suo ex pupillo Luca Evangelisti. Ieri Pieroni ci è tornato in mente in un’altra delle sue incarnazioni (la più nota è di dipendente di Luciano Gaucci, ovvero Giotto che supera Cimabue), quella di proprietario dell’Ancona, visto che Gigi Simoni si è aggiunto alla lista di ex biancorossi che hanno penosamente negato di avere percepito stipendi e premi partita in nero: cioé la tesi sostenuta da Pieroni per giustificare la bancarotta da 37 milioni, come se il nero fosse una giustificazione. Simoni e i giocatori avranno magari anche ragione, ma in questo caso l’Ancona di Pieroni, che nel 2003 conquistò la seconda promozione in serie A proprio con Simoni in panchina, sarebbe fra le poche squadre professionistiche della storia d’Italia a non avere avuto una contabilità parallela. Complimenti. Senza moraleggiare troppo, visto che il fabbro ci ha appena chiesto di essere pagato in contanti per quattro sostegni delle mensole, sembra comunque grottesca la linea difensiva di Pieroni: i soldi del nero non escono certo dalle casse sociali, ma direttamente dai proprietari o da società collegate. Con il club perennemente in passivo secondo la geniale intuizione di Rino Formica: il convento è povero, ma i frati sono ricchi. In generale questo tema non è caro né ai calciatori, per ovvi motivi, né ai presidenti che in teoria della richiesta di nero sarebbero vittime. Quanto ai giornalisti che dovrebbero raccontare tutto questo, devono anche loro pagare il fabbro.
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it

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