Basket

NBA a 32 squadre con Las Vegas e Seattle

Stefano Olivari 07/01/2021

article-post

La NBA passa da 30 a 32 squadre? Con l’agognato ritorno di una franchigia a Seattle, ormai sono 13 anni dalla fuga dei Sonics, e la prima volta nella lega di Las Vegas, facendo una facile previsione. Uno scenario svelato dalla ESPN, che non  è una novità ma che sta prendendo adesso concretezza perché Adam Silver avrebbe fissato una tassa d’ingresso di 2,5 miliardi di dollari per ognuno dei due expansion team. Un prezzo non buttato lì a caso, di poco superiore al record di 2,35 miliardi pagati per i Brooklyn Nets e dei 2 miliardi e spiccioli per i Los Angeles Clippers. Il commissioner è del resto sempre stato dichiaratamente per espandere la lega, realisticamente sul territorio americano e lasciando a noi i vaneggiamenti su un ‘girone europeo’.

Il fatto che la NBA stia reggendo l’epoca Covid meglio di altre grandi leghe di altri sport, per non dire il resto della pallacanestro mondiale, rende credibile questo scenario di espansione verso un numero di squadre, 32, che ha comunque un senso sportivo, anche se articolare le singole division non sarà/sarebbe semplicissimo. Da ricordare che l’ultimo aumento del numero di squadre NBA risale al 2004, quando i Charlotte Bobcats (dal 2014 Hornets, mentre gli Hornets per così dire originali sono gli odierni Pelicans di New Orleans) diventarono la trentesima partecipante alla corsa all’oro pagando un fee d’ingresso di soltanto, con gli occhi di oggi, 300 milioni di dollari.

Pensando a quanto sta accadendo in Italia alla Lega calcio, con la vendita ai fondi, del 10% della futura media company, la situazione NBA non ha logiche troppo diverse: soldi veri nell’immediato per le squadre (5 miliardi diviso 30 fa 166 milioni e rotti), con il danno di avere magari in futuro entrate minori dai contratti collettivi, anche se ovviamente la scommessa è che tutto vada sempre al rialzo. Per quanto riguarda il livello del gioco, 2 squadre significano banalmente 30 giocatori in più per la NBA e 30 in meno per l’Eurolega, anche se la sempre maggiore importanza della G-League (e minore della NCAA) rende questi discorsi un po’ antiquati. Vedremo quindi più squadracce, in senso tecnico, e più pallacanestro da campetto? Discorsi fatti ad ogni espansione: abbiamo iniziato a guardare la NBA quando era a 23 squadre e ricordiamo che prima della fusione con i resti (quattro franchigie: Nets, Nuggets, Spurs e Pacers) della mitica ABA, nel 1976, le squadre erano 18. Il doppio di quanto fossero a metà anni Sessanta…

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Il Muro della Pallacanestro 2025

    Lo spazio per commenti e interventi riguardanti lo sport più bello del mondo…

  • preview

    La musica è finita

    Oscar Eleni ai Caraibi  per dimenticare il Merdocene, questi anni bui, come li descrive un giornalista canadese, per brindare con la gente del Curaçao, 188 mila abitanti, il paese più piccolo mai qualificato per i Mondiali di calcio che l’Italietta bavosa non ha  ancora raggiunto. Dicono che siamo stati fortunati nei sorteggi per lo spareggio […]

  • preview

    Gli anni di Sugar Ray

    Oscar Eleni sui prati di Lillehammer fra amici che avevamo lasciato in lacrime nel 1994  dove nelle Olimpiadi invernali l’Italia festeggiava medaglie importanti con Deborah Compagnoni, la Di Centa, si prendeva il quarto posto nel medagliere e nell’ultima giornata rubava il sorriso, la parola, persino al re Harald mentre la staffetta sugli sci sottili, quella […]