Calcio

Mentalità da Totocalcio

Stefano Olivari 20/12/2008

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Nei giorni scorsi diverse agenzie di un oligopolista italiano hanno rifiutato scommesse superiori ai 50 euro sullo Sporting Lisbona vincente la Champions League, offerto in teoria a 175. Al di là delle ovvie considerazioni sull’arroganza di chi pensa che il web non esista (non a caso l’età media dei frequentatori delle sale è simile a quella di Matusalemme), questi comportamenti significano due cose. La prima è che questa azienda non sa fare il suo mestiere, cioè cambiare le quote in funzione dei volumi: rifiutare gioco sullo Sporting significa che (relativamente) poche persone hanno finora scommesso su Barcellona, Inter, Chelsea e su altre grandi a causa di quote bassissime. La seconda è che in Italia resiste il retaggio culturale del vecchio Totocalcio, cioè che il banco non possa perdere nemmeno in teoria: nel Totocalcio è ovvio, visto che il montepremi è una percentuale della raccolta, nelle scommesse a quota fissa no. Dimenticando ma non troppo questi comportamenti tristi, parliamo della migliore opportunità del fine settimana europeo: Blackburn-Stoke City di oggi pomeriggio. La squadra appena passata da Paul Ince a Sam Allardyce è piena di giocatori di talento, mentre lo Stoke in trasferta fatica. L’1,95 della vittoria dei Rovers è una quotona, da giocare così come l’1,40 del Twente contro il Willem II domani in Eredivisie. Bellissimo in Francia il PSG a 1,40 sul Valenciennes forte candidato alla retrocessione, come terza scommessa value ci sta tutta. Sempre che andando in agenzia ve l’accettino.
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul
Giornale di oggi)

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