Tennis

Medvedev nel tennis anti-Covid

Stefano Olivari 23/11/2020

article-post

Daniil Medvedev ha vinto l’ultima edizione delle ATP Finals disputata a Londra prima del trasferimento a Torino dall’anno prossimo, sognando la presenza di uno fra Berrettini e Sinner anche se sarà difficilissimo perché oltre alla dimensione ormai stellare dei vari Medvedev, Thiem, Zverev e Tsitsipas, due grandi vecchi su tre sono ben lontani dalla morte agonistica e magari anche Federer a 40 anni ci stupirà ancora.

Nemmeno un nemico mortale del quasi venticinquenne russo potrebbe dire che il trofeo sia immeritato, visto che Medvedev nell’ultima settimana ha battuto i primi tre del mondo: Djokovic nel girone, Nadal in semifinale e Thiem in finale. Andando vicino alla sconfitta soprattutto con il nuovo Nadal, che ha sfruttato il 2020 per cambiare un po’ pelle, e che è anche andato a servire per il match. Solo che è finita diversamente rispetto alla finale di Flushing Meadows dell’anno scorso, che rimane il top della carriera di Medvedev.

Una settimana di partite bellissime, Thiem-Nadal secondo noi quella in cui si è visto il miglior tennis mentre la più emozionante è stata Thiem-Djokovic, da cui è emerso un campione atipico, da molti giudicato troppo intelligente per essere un fuoriclasse, che dopo la semifinale agli US Open ha chiuso l’annata alla grande vincendo a Parigi Bercy e appunto a Londra, dando continuità ad un gioco costruito intorno al miglior rovescio d’attacco del pianeta, a volte giocato anche in salto.

Ma cosa volevamo dire? Che complice il leggero calo dei grandi storici, anche se quello di Djokovic è solo mentale, il tennis maschile sta per vivere una delle stagioni più incerte e appassionanti della sua storia. Ma soprattutto che nell’era del Covid, che difficilmente terminerà con i vaccini di prima generazione, il tennis può reggere meglio di quasi tutti gli altri sport. A livello di pratica per evidenti motivi di distanziamento, a livello di spettacolo perché sponsor, televisioni e scommesse possono con un ridimensionamento accettabile far tornare i conti.

Per fare un esempio concreto: i pur cari biglietti di Wimbledon incidono per meno del 20% sul totale del fatturato. E noi tossici dello streaming, non soltanto per pura passione nei confronti del gioco, anche prima del 2020 abbiamo visto il 90% delle partite giocate di fronte a tribune semivuote. Con quel minimo di cinismo si può dire che come quota di mercato presso il pubblico generalista il tennis anzi beneficerà del Covid e delle relative restrizioni, che stanno ammazzando tutti i principali sport di squadra con esclusione del calcio.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Dove paga le tasse Sinner

    Uno degli articoli più letti, anche sui media che hanno copincollato l’originale senza magari citare la fonte, e commentati degli ultimi tempi in Italia è stato quello di Claudio Plazzotta su Italia Oggi, che ha sottolineato come Jannik Sinner sia uno dei maggiori contribuenti italiani, a dispetto della residenza a Monte Carlo (fra l’altro non […]

  • preview

    Il Muro del Tennis 2025

    Lo spazio per gli interventi riguardanti il tennis e dintorni…

  • preview

    Fiocchetti Finals

    Visto che è impossibile trovare parole nuove per celebrare Sinner, dopo il suo secondo trionfo alle ATP Finals ha fatto notizia l’annuncio della pensione, la propria, da parte di Marco Fiocchetti, il telecronista RAI che nemmeno una lunga frequentazione con il tennis (era già in pista come intervistatore ai tempi di Galeazzi e di Panatta […]