Attualità

Marotta osservato da papà Zhang

Indiscreto 04/03/2019

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Beppe Marotta ha iniziato con il piede sbagliato la sua avventura all’Inter. Non per i risultati, anche se prove come quella di Cagliari dipendono anche da quanto accade fuori dal campo, ma perché non ha ancora fatto chiarezza all’interno della società e soprattutto ogni giorno che passa il valore di mercato di Icardi diminuisce. È proprio per questo, come in tanti hanno già scritto, che gli Zhang hanno deciso di prendere in mano la vicenda Icardi, la cui gestione dovrebbe essere in teoria di pura competenza di Marotta. La vicenda della fascia di capitano di Icardi è definitivamente sfuggita di mano, visto che le poche cose sensate sull’argomento le abbiamo sentite da Antonio Cassano a Tiki Taka, ma per arrivare in maniera decente a fine stagione basterebbe una parola di Icardi ai compagni e una degli Zhang a tutti. Icardi viene dato per molto depresso ed è convinto che la svolta potrà avvenire solo dopo un suo colloquio con Steven Zhang. Assurdo parlare di incontri decisivi con Marotta, che era alla Pinetina anche poco fa: si possono vedere e parlare sempre, senza formalità, non è che ci sia da organizzare il G20. La differenza, ribadiamo, la farà Zhang. Le probabilità che Icardi sia in campo a Francoforte sono poco meno di quelle di non vederlo più con la maglia dell’Inter: ci piace dire che non sappiamo le cose, quando non le sappiamo (ma in questo istante non le sa nemmeno lui).

E adesso qualche modesto retroscena di Inter, annunciando già i prossimi articoli su Roma e Juventus (curiosissimi di vedere come sarà ripreso lo scoop di Corona sul festino post Atletico, anche se in realtà lo sappiamo già) perché scrivere di una squadra sola annoia chi come noi segue un po’ tutto. E di calcio scriviamo solo per passione, i soldi si fanno con altri argomenti e lo abbiamo capito (forse) troppo tardi. In estrema sintesi: non è vero che Icardi non possa entrare nello spogliatoio nerazzurro. Se ci fossero soltanto Perisic e Brozovic, forse, ma anche a loro (che hanno mercato) andare avanti così, a navigare a vista, non è che piaccia. Di sicuro fra i grandi amici, o neo-amici, di Icardi il primo è Nainggolan, che si sta adoperando nelle improbabili (per lui) vesti di mediatore fra le parti. Borja Valero è sempre stato nella cerchia di Mauro e Wanda, psicologicamente alla pari, mentre Lautaro Martinez lo era e lo è rimasto ma sempre un po’ con lo spirito gregario del giovane scudiero. Nonostante stia giocando proprio per l’assenza di Icardi… Da non dimenticare che la fascia di capitano gliela ha tolta Marotta, non certo la squadra con una votazione e meno che mai Spalletti, scavalcato e delegittimato da più parti.

Tornando a Zhang padre, gli vengono attribuite (non millantiamo rapporti diretti, tutte le notizie vengono da personaggi secondari: diversamente non potremmo scrivere di quelli primari, se fossimo loro amici) perplessità sul ruolo di Zanetti, ma come già detto in futuro dovrebbe essere soltanto ridimensionato. Il suo clamoroso silenzio sul caso che ha devastato l’ambiente nelle ultime due settimane è figlio non solo di limiti di personalità, ma di un rapporto quasi inesistente con gli Icardi anche quando le cose in campo andavano bene. Insomma, non è che due perché sono connazionali debbano andare d’accordo. Un po’ come quando al mare ti dicono “Sei di Milano? Allora conosci Giuseppe, Michela e Gianni!”. Ecco, molti ragionano così. Zanetti e Icardi sono argentini: e allora?

Capitolo Curva Nord, che meriterebbe un post a parte visto che a due mesi e rotti da Inter-Napoli non si è ancora riusciti a rintracciare un’auto. Quando rubi una mela vieni ripreso dai droni ma quando ammazzi qualcuno i droni misteriosamente si inceppano… Dal mondo vicino a Wanda ci arriva che lei temesse striscioni di contestazione e insulti durante Inter-Sampdoria e che volesse sulle prime rimanere a casa, poi lui ha insistito per esserci e i fischi, nemmeno tantissimi, sono arrivati dai tifosi normali. Di certo gli ultras hanno dai tempi dell’autobiografia non scritta e non letta dall’autore deciso di ignorare Icardi e nel calcio di oggi non hanno il potere di dettare grandi strategie, nonostante ciò che di solito si scrive. Possono sconsigliare l’arrivo di giocatori sgraditi, come è stato un paio di volte con Balotelli, ma poco di più. Conclusione? Nessuna. Notizie più grosse? Nel caso, non potremmo scriverle. Di sicuro Marotta non ha iniziato bene, sbagliando con il suo giocatore più prezioso.

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