Basket

Marijuana sì o no?

Stefano Olivari 07/04/2023

article-post

È giusto che la marijuana sia legale? O che venga depenalizzata, cioè la stessa cosa. L’orientamento della NBA, per quanto riguarda il prossimo contratto collettivo, è stato anticipato da The Athletic e ufficializza una situazione di fatto già da anni: la lega più globalizzata del mondo non considera la marijuana un problema e dalla prossima stagione nemmeno farà più i test ai giocatori. Dal punto di vista sportivo è un clamoroso ritorno agli anni Settanta, quando la NBA stava per fallire e veniva percepita dalla maggioranza degli americani come un posto per neri tossici.

Poi Magic, Bird e Jordan hanno reinventato la NBA ed anche tutta la pallacanestro, ma l’operazione non sarebbe stata possibile se David Stern non avesse iniziato una lotta senza quartiere alle droghe per così dire ricreative (tollerati invece gli steroidi, con esempi di culturismo clamorosi), con in testa ovviamente la cocaina ma senza dimenticare la marijuana: non per moralismo, ma per l’immagine da vendere. Non puoi al tempo stesso sfilare 500 dollari a partita a una famiglia, vendendo paccottiglia ai bambini, e poi mostrare idoli drogati: questo al di là di come la si pensi politicamente sulla liberalizzazione delle droghe leggere.

Non tantissimi i campioni con la carriera stroncata da questi test: da Micheal Ray Richardson a Roy Tarpley, qualche punizione esemplare ha coperto mille altre situazioni. E per la marijuana in particolare non si è mai andati al di là di qualche giornata di sospensione e della partecipazione a imprecisati programmi di recupero. Ma al di là della NBA, che citiamo perché per la sua notorietà potrebbe fare tendenza, dello sport e delle stesse leggi dei vari stati (compreso il nostro), non si può sfuggire a una domanda: l’uso della marijuana deve lasciarci indifferenti? Vedendo un nostro ipotetico o reale figlio fumare uno spinello saremmo contenti?

La nostra risposta personale è un grosso NO, per questo ci darebbe fastidio vedere Barella o Miretti fumare marijuana in pubblico. Non è un discorso da vecchi, perché anzi ai nostri tempi più di metà dei conoscenti, con una percentuale molto minore per gli amici, fumava e la situazione nel mondo giovanile è rimasta abbastanza stabile, anzi la droga ha perso quel fascino da maledetti che indubbiamente aveva. Semmai oggi si beve molto di più. Chiediamo quindi una valutazione culturale: marijuana sì o no?

stefano@indiscreto.net

 

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    De Giorgi senza alibi

    Oscar Eleni appena liberato dal tetro castello dei Corvino in Romania, felice di poter andare dove sorge il sole. Viaggio a Levante fermandosi nel parco dove comandano le scimmie della neve. Giardini giapponesi collegati via cavo col mondo per  guardare la vittoria dei pallavolisti di Fefè De Giorgi a cui personalmente dobbiamo la salvezza dopo […]

  • preview

    Grande Oriente

    Oscar Eleni al teatro Kabuki di Tokyo fingendo di stare bene per poter evadere dai domiciliari imposti dall’età, dai dolori, dalla noia di sentirsi inutili. Fuga consigliata dal veterinario per festeggiare un caro collega, il Davide Pisoni, che inizia un percorso inverso rispetto a quello di chi vi scrive chiedendo perdono. Nel 1974 lasciammo la […]

  • preview

    L’ora dei saluti

    Oscar Eleni in fuga dal polline delle case di Lambrate dove è cresciuto l’ingegnere Iliass Aouani, mezzofondista nato alla Riccardi e ora Fiamma Azzurra, bronzo meraviglioso nella maratona mondiale finita incredibilmente al  fotofinish dopo 42 chilometri e 195 metri infernali, fra pannoloni inumiditi dall’età e dal tempo con il tedesco Petros “beffato” dal tanzaniano Simbu, […]