Mancini e l’Italia per tutti

29 Marzo 2021 di Stefano Olivari

Il gol di Manuel Locatelli alla Bulgaria è stato molto significativo: non per la qualificazione diretta al Mondiale senza passare dai gironcini delle seconde, qualificazione che comunque ci giocheremo contro la Svizzera, ma perché Locatelli è diventato il ventisettesimo marcatore dell’Italia di Mancini, in meno di 3 anni di gestione. Statistica letta su Transfermarkt, perché la nostra pazzia non arriva al punto di annotare cose di questo genere, nel 99% inutilissime, anche se oggi tanti direttori sportivi giocano a fare i Moneyball di ‘stocazzo invece di pagare le mignotte agli arbitri e, più concretamente, di toglierle ai propri giocatori. 27 marcatori diversi in 27 partite (capocannoniere Belotti), impiegando 67 giocatori, mentre Bearzot in 88 partite con l’Italia mise in campo 65 giocatori (suo uomo per eccellenza Tardelli, con 81 presenze) e di questi segnarono in 26 (capocannoniere Ciccio Graziani). Significativo che il Lippi azzurro, più vicino al presente di Mancini, in 56 partite, nei due diversi cicli, avesse impiegato 95 giocatori con 27 marcatori diversi (capocannoniere Gilardino). Al di là delle cinque sostituzioni che da un anno a questa parte favoriscono convocazioni del genere ‘cani e porci’, è chiaro che la buona stampa si conquisti anche evitando o rimandando il più possibile le vere scelte.

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