LeBron James o Kanter?

È meglio vivere come LeBron James o come Enes Kanter? Non stiamo parlando di pallacanestro, visto che da una parte c’è uno dei migliori giocatori di tutti i tempi e dell’altra solo (‘solo’ a livello NBA) un buon centro, quest’anno tornato ai Celtics dove sta giocando meno del previsto. La materia del contendere sono le critiche che il turco, ormai ex turco, fra i pochi personaggi in vista ad opporsi a Erdogan, ha rivolto a James riguardo alla sua ipocrisia nei confronti della Cina, nelle cui fabbriche milioni di operai schiavizzati producono molto di ciò che usiamo in Occidente, comprese le Nike della stella dei Lakers e di tanti altri giocatori.

Kanter tocca un nervo scoperto, non soltanto della pallacanestro, perché è facile fare i fenomeni contro un poliziotto obeso del Minnesota o contro politici cialtroni di stati liberali, mentre è decisamente più pericoloso criticare chi può fartela pagare, almeno sotto il profilo commerciale. L’ipocrisia nell’ipocrisia è che tutti, forse anche Kanter in altri ambiti, per non impazzire giriamo la faccia dall’altra parte. Cosa sappiamo del pallone con cui giochiamo a calcetto, della borsetta ufficialmente ecosostenibile, di quella bella maglietta che costa così poco? Sondaggio da fifty fifty, almeno nelle intenzioni, perché molte persone la pensano come Kanter ma all’atto pratico le ingiustizie le vivono come James.

Come al solito non siamo fintamente neutrali e abbiamo votato Kanter.