Basket

La scelta del giovane Gallo

Stefano Olivari 24/04/2008

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E’ sempre interessante leggere quello che all’estero pensano di noi, anche se purtroppo Danilo Gallinari non è ‘noi’, ma è Danilo Gallinari. Su giornali e siti statunitensi la decisione di Gallo junior di dichiararsi per il draft non è passata inosservata, tanto che oltre alle ipotesi di squadra e di ordine di chiamata si sono sprecate le analisi tattiche. Molti allenatori italiani, fra questi anche Caja, vedono Gallinari come il ‘4’ ideale in una squadra da small ball (al di là del fatto che nell’Armani giochi da ‘3’ in una strutturazione tattica abbastanza classica), mentre secondo gli osservatori NBA interpellati dai vari giornalisti il diciannovenne predestinato è visto potenzialmente anche come una guardia. Al di là di un tiro da fuori che soprattutto in questa stagione va e viene, piace la capacità ci creare mismatch teorici quasi con chiunque. Quanto alla chiamata, nei vari mock draft che spesso hanno la valenza scientifica di notizie come Gerrard alla Reggina o Lampard al Bari (o di Michael Jordan a Milano, per citare Galliani) siamo intorno alla numero 15: valutazione forse ingenerosa, ma l’effetto (negativo) Bargnani, scelto al numero 1 nel 2006 dai Raptors, in questo caso si fa sentire.

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