Economia

La peggiore radio d’Italia

Indiscreto 14/05/2020

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Qual è la peggior radio d’Italia? Una domanda sorta qualche giorno fa discutendo con gli amici Andrea Ferrari e Duccio De Santis ci è tornata in mente leggendo le rilevazioni degli ascolti delle radio italiane nei mesi del lockdown: meno 17% in totale, un dato negativo ma che ci sembra anche generoso visto che la maggior parte delle persone (il 73,9%) ascolta la radio in auto.

Non sono comunque poche le persone che anche ‘prima’ ascoltavano la radio anche o soltanto in casa (47,9%: noi e Dominique Antognoni non ci perdiamo mai Albertino, ovunque siamo, ma siamo fedeli anche della Zanzara di Cruciani) mentre sono decisamente poche (14,1%) le persone che ascoltano la radio anche sul lavoro, con il lavoro che quasi sempre è in un negozio (i migliori ascoltatori sono i parrucchieri). Chiaramente con l’autosegregazione il rapporto con la radio è cambiato e gli ascoltatori da casa sono diventati il 70,9%, con quelli in auto crollati al 33,8.

Proprio ieri è stata lanciata l’iniziativa I love my radio (sarà una citazione dell’immensa Taffy?), per celebrare i 45 anni di quelle che all’epoca venivano definite ‘radio libere’, con almeno una decina di esse che asseriva di essere la prima d’Italia. Non entriamo in questa disputa, ma nel più puro spirito di Indiscreto (primo e unico comandamento: tutti sono sopravvalutati) proponiamo un sondaggio in negativo. Tutti abbiamo una radio preferita (la nostra era Radio Deejay, ma siamo passati a M20), ma qual è la radio che detestiamo, o che per lo meno ci irrita, e che saltiamo appena per sbaglio la incrociamo in auto? Nell’elenco mettiamo soltanto le 15 principali radio nazionali, per non colpire piccole realtà. Non vogliamo correre il rischio, anche minimo, di fare alcun tipo di carriera.

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