Economia

NFL su DAZN e inutilità di Sky

Stefano Olivari 10/09/2018

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Ieri abbiamo seguito su Rai Sport la terza giornata dei campionati di atletica a Pescara, Francia-Olanda di Nations League su Canale 5, chiudendo poi una splendida domenica di asocialità balzando da Djokovic-Del Potro su Eurosport a Cowboys-Panthers su Dazn (con il commento di Matteo Gandini e  Roberto Gotta). Proprio la NFL su Dazn, di cui abbiamo avuto notizia soltanto il giorno prima leggendo i tweet degli appassionati di football, ci ha fatto meditare sul senso dell’abbonamento a Sky Sport, visto che eravamo convinti (a torto) che Sky avesse in mano la NFL, l’anno scorso sulla defunta cugina Fox Sports.

Va detto che Sky Sport in senso strettamente finanziario non è confrontabile con Dazn ed Eurosport Player, meno che mai con Canale 5: stiamo parlando di 29,99 euro (citiamo il prezzo di Now Tv, non i pacchetti del satellite che oltretutto sono più rigidi all’uscita) al mese contro i 9,99 al mese di Dazn o i 49,99 all’anno (4,1 euro al mese) che abbiamo pagato per Eurosport Player. Ma il prezzo non può essere scisso dai contenuti e qui si entra nel campo dei gusti personali: chi non può assolutamente fare a meno di Formula 1, Motomondiale, NBA (ma se gli interessa solo la NBA potrebbe abbonarsi al League Pass), del 70% della serie A in diretta e del 100% della Champions League allora deve abbonarsi a Sky Sport, valutando ovviamente se il prezzo è giusto. Tutti gli altri invece hanno senz’altro diverse opzioni, senza dimenticare che la maggioranza delle persone è fanatica di una o poche cose mentre di tutto il resto può fare a meno. Nel nostro caso il discorso vale per il tennis, l’atletica, il calcio delle nazionali, mentre siamo in fase di riflessione sulla pallacanestro (ci appassiona quella europea, ci annoia la NBA nonostante abbia 100 dei primi 100 giocatori del mondo): tutto il resto ci interessa, magari in certi momenti tanto (NFL, calcio di club, nuoto, Formula 1), ma ne possiamo fare a meno. Questo al di là del lavoro, che ci impone di guardare partite di calcio meno interessanti di una fiction di Rai 1.

Il punto non è però questo, ma che nessuno fa di professione il telespettatore e che quindi bisogna effettuare delle scelte. Un concetto non del tutto chiaro alle aziende televisive e in generale a tutti gli spacciatori di abbonamenti e microabbonamenti che avvelenano la nostra vita (provate a contarli, fa impressione), portati spesso avanti solo per inerzia. Conclusione? Noi siamo perfetti rappresentanti del popolo bue e siamo quindi abbonati a Sky Sport, Eurosport Player e Dazn, ma l’1% di cervello rimasto ci permette di comprendere come mai molti appassionati di sport possano farne a meno.

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