Calcio

La lezione di Ulivieri

Marco Lombardo 24/03/2009

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di Marco Lombardo

La prima volta che Helenio Herrera incontrò Nereo Rocco e il suo Padova esclamò: «Ma che calcio è questo?». Cosicché, una volta che l’Inter finì battuta 3-0, il Paròn rispose: «Roba fatta in casa, calcio da combattimento, el balon xe questo, caro il mio mago…». Con accento e ghigno su quel mago, ovviamente. Quel che è successo gli anni seguenti è materia di numerosi libri, perché la rivalità tra Herrera e Rocco ha fatto storia, tanto che ancora oggi viene presa ad esempio per raccontare la sfida verbale che ultimamente ha messo a confronto Mourinho e Ancelotti. È probabile insomma che – oggi come allora faceva HH – José abbia un po’ esagerato con quel «la dignità di un allenatore è quella di non farsi fare la formazione dal suo presidente», ma è altrettanto certo che la risposta di Carletto («Ditegli che con Berlusconi ho vinto due Champions da giocatore e due da viceallenatore…») era talmente di classe che avrebbe dovuto concludere la contesa. E invece no, perché ieri – a dimostrazione che il tecnico dell’Inter conosce i suoi polli e dunque sa anche come utilizzare i colleghi – ecco che si sono scatenati ulteriori commenti contro l’allenatore portoghese, tra i quali, ad esempio, quello di Roberto Donadoni che parla di un Mourinho «poco elegante e poco educato». Possibile, ma sinceramente di tutte le cose successe domenica la più ineducata e preoccupante resta l’aggressione ad Adriano Galliani da parte dei «soliti 50 che non rappresentano la città di Napoli» (chissà perché in questi casi sono sempre 50…). In pratica: quella di Mourinho era una battuta, infelice certo, ma come tale (vedi le parole di BerettaBarnetta «almeno lui dice quel che pensa») andava presa, così come infatti ha fatto Ancelotti. E invece, nel totale sproloquio, si è pure sentito dire in tv dal presidente dell’associazione allenatori Ulivieri che José «ha pisciato fuori dal vaso». Letterale. Domanda: questa qui sì che è educazione?
(per gentile concessione dell’autore, fonte: il Giornale di oggi)

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