Calcio

La fede di Lotito

Libeccio 01/03/2012

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di Libeccio
Le lezioni di Milan-Juve, gli allenatori della Lazio, la fuga dall’Inter e l’ottimismo di Prandelli.
 
1. Chi di recriminazioni colpisce, di recriminazioni perisce. Sembra la regola alla base dell’ultima assurda gara tra Juve e Milan. Gol clamorosi non visti, tensione a mille in ogni momento della gara e non solo. Fosse almeno servito per una sana e pacata riflessione sulla necessità di dotare il nostro calcio professionistico di qualcosa di più congruente ai fini della correttezza delle decisioni arbitrali. Invece nulla: molte accuse reciproche, recriminazioni, incredibili scuse da parte del designatore, generici appelli alla calma e all’etica dei comportamenti. Ovviamente sul piano politico hanno già fatto la pace, anche perché mai guerra c’è stata.
2. Il calcio romano è come una centrifuga che monta di continuo, per la gioia di noi residenti (nonchè ascoltatori radiofonici). Dimissioni di Reja, quasi arrivo di Zola, recupero in extremis di Reja, pace con Lotito e tifosi sbandierata in stile Cuore. Il tutto con de Canio parcheggiato in un albergo. Nessun commento della stampa che conta (ormai inesistente, peraltro) alle dichiarazioni di Mauro Baldissoni (consigliere della Roma) su come Lotito sia arrivato alla Lazio, imposto dalla politica romana, nonostante fosse di provata e conosciuta fede romanista.
3. L’Inter “era” sul nuovo Ibra, sul nuovo Van Basten e sul nuovo Trezeguet. E allora non si capisce perchè larga parte della sua tifoseria quest’anno abbia riscoperto le gioie della famiglia, del bricolage, delle scampagnate con gli amici, dello sport individuale o di gruppo. Alla fine restano i vecchi Cambiasso e Zanetti e non è proprio un bel vedere (ma altri sono anche peggio). Sneijder sta giocando al 50% da parecchio tempo, senza un vero perché se non la voglia di andarsene per i motivi di Thiago Motta (è finito un ciclo e quello nuovo forse non inizierà tanto presto). E mettere in discussione Ranieri ogni minuto (Moratti che dice ‘Credo che domenica Ranieri sarà in panchina’ è oltre ogni confine di cattiva gestione: chi dovrebbe decidere se non lui?) non influisce sul futuro, che non lo avrebbe comunque riguardato, ma rovina quel poco di buono che c’è nel presente.
4. La Nazionale rimedia una figura barbina con gli Usa e il magnifico Prandelli dice a tutti che la riunione è stata utilissima e che faremo un Europeo fortissimo. Si era lamentato giorni fa della scarsa disponibilità delle società riguardo agli stage tecnici. Certo se l’utilità è quella della gara di ieri sera… Intanto circolano foto della mattanza dei cani randagi che stanno eseguendo in Ucraina per ripulire le strade in occasione della importante competizione. In Brasile ripuliscono ammazzando a destra e manca (anche gli umani) con un po’ troppa leggerezza. Il calcio che unisce i popoli. E poi dicono che quello delle nazionali è il calcio migliore.

Libeccio, 1 marzo 2012

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