Tennis

Italia-Slovacchia, la Coppa Davis ibrida

Stefano Olivari 03/03/2022

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Domani comincia per l’Italia e per tutti la Coppa Davis 2022, con gli azzurri capitanati da Volandri che sul veloce indoor di Bratislava affronteranno la Slovacchia: dalle 17 i singolari  Sinner (numero 11 ATP)-Gombos (110) e Sonego (21)-Molcan (66), sabato il doppio con Bolelli ed un compagno da decidere (magari il Sinner post-Piatti che vorrebbe spingersi di più a rete), poi le ultime due partite, domenica niente.

Insomma, una sfida quasi (visto che non c’è la domenica, e poi i match sono al meglio dei tre set) da vecchia Davis, quella che tanto appassionati rimpiangono anche se seguivano a malapena gli incontri della propria nazionale e di sicuro mai quelli delle altre. La vituperata formula Piqué aveva ed ha proprio l’obbiettivo di trasformare la Davis in un Mondiale di tennis, senza defezioni dei più forti.

Le 12 sfide di questo fine settimana, quasi tutte con una favorita chiara tranne Svezia-Giappone e Corea del Sud-Austria, qualificheranno le 12 vincitrici ad una fase di 4 gironi da 4, che si giocheranno a settembre in 4 sedi diverse con le modalità delle ultime edizioni (quando alla fase finale c’erano 6 gironi da 3). E le altre 4 squadre per arrivare a 16? Sono le wild card Serbia e Gran Bretagna e le due finaliste del 2021, la Croazia seconda e… la Russia campione. Di sicuro, per le note vicende, la Russia e Medvedev non saranno della partita ed allora ci si inventerà un’altra wild card. Poi, dopo i gironi, Final Four a Dubai o posti simili.

Evidente la mezza marcia indietro: la fase finale tutta nello stesso posto è stata annacquata con i gironi di settembre in 4 posti diversi, in modo da avere sempre il sangue del tifo casalingo. Un ibrido che scontenta tutti, anche se l’unico indicatore oggettivo di successo sarà la presenza dei migliori.

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